Stamattina assemblea d’istituto d’eccezione per il complesso liceale “Leonardo da Vinci” di Lanusei. Ospiti speciali i ragazzi di Ogliastra Informa, associazione di volontariato di Ilbono.

I ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale, microfono in mano, hanno raccontato ai circa duecento studenti presenti, come si svolgono le attività all’interno dell’associazione a partire dallo sport per concludere con i laboratori di autonomia domestica e quello didattico. L’obiettivo, è quello di raccontare un lungimirante percorso di autonomia. Le attività citate, infatti, vertono principalmente sul lavoro di gruppo e sul potenziamento di una serie di abilità manuali e cognitive che si inseriscono all’interno di un progetto molto più ambizioso. Lo scopo, infatti, è quello di creare uno spazio, un “centro” attrezzato per diverse attività, all’interno del quale i ragazzi possano esprimersi e inserirsi, gestendolo nella sua interezza, all’interno della comunità, varcando quindi i limiti dell’associazione stessa.

Perché questo si avveri, l’associazione di volontariato sta partecipando ad un concorso nazionale di progetti indetto dal gruppo assicurativo Aviva, un’iniziativa a scopo benefico con l’obiettivo di elargire un fondo a sostegno delle organizzazioni no-profit italiane impegnate in determinati ambiti come la tutela e la promozione della salute, dell’infanzia e dei giovani. “Tutti al centro” è il titolo del progetto proposto dall’associazione ilbonese. Il progetto vincitore del concorso otterrà il finanziamento richiesto ma sarà uno solo e verrà decretato in base al numero di voti ottenuti.

Chiunque può votare. Votare “Tutti al centro” e facilissimo, seguendo il link: https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-568
è sufficiente accedere, anche tramite Facebook e assegnare i dieci voti a disposizione per questo progetto che tra l’altro è l’unico presentato in Ogliastra.

Tra una risata e qualche inevitabile strafalcione da parte dei ragazzi dalla tuta rossa, i liceali di Lanusei, hanno accolto con entusiasmo i racconti dei ragazzi e l’invito a votare il progetto. La speranza è che entro il 30 marzo, data in cui termina il concorso, il progetto scali la classifica e ottenga il maggiore numero di voti.

Si tratta di uno strumento musicale tradizionale sardo, molto antico composto da un cilindro di sugherone, poi sostituito anche da grossi barattoli in latta. Sopra la sommità del cilindro viene fissata una membrana di pelle ben tesa fermata con dello spago.

Al centro della membrana dall’interno del cilindro viene fissata una sottile cordicella coperta di pece fermata con due dischetti di cuoio. Tenendo saldamente la cordicella tra le dita e facendola scorrere attraverso la membrana, quest’ultima vibra producendo un suono cupo e basso.

In realtà se per l’uomo non sembra particolarmente fastidioso, lo è moltissimo per i cavalli, che sentendolo all’improvviso si spaventano, si impennano e disarcionano chi li cavalca, oppure si danno alla fuga allontanandosi velocissimi.

Proprio per questa ragione “Su trimpanu” veniva usato dai malviventi e i latitanti braccati dai Carabinieri, per spaventare i cavalli dei militari e riuscire a scappare. Dunque per un lungo periodo l’uso di questo strumento musicale fu vietato dalla legge.

Oggi questo antico strumento viene utilizzato soprattutto nelle sfilate tradizionali e in occasione delle manifestazioni legate al carnevale. Un trimpanu originale, sequestrato tanti anni fa, all’epoca del banditismo sardo, si può ammirare nel piccolo museo allestito nella Legione dei Carabinieri di via Sonnino a Cagliari.