In un mondo che corre, il giovane interior designer ogliastrino Nicola Pisu procede con calma. Una calma che non è lentezza, ma scelta consapevole.
“LAPIS CREATIVE è arrivata con tranquillità,” spiega Pisu “e ha una direzione creativa e a tratti fantastica che si occupa di interior, ristrutturazione conservativa e decorazione, fornitura di arredi artigianali e home staging.”
Nicola ha deciso di costruire la sua carriera non contro, ma insieme al territorio da cui proviene. “È un progetto aperto alla collaborazione di chi ne vuole far parte — clienti, fornitori, artigiani, architetti e artisti. È nata con la voglia di lavorare per loro, in conseguenza alle mie passioni e credo anche per una necessità dei miei clienti.”
Pisu non sente la lontananza dalle grandi città come un limite, ma come un vantaggio. “Con l’Ogliastra non mi sento lontano dai grandi centri e ritengo la ‘debita distanza’ non sempre un impedimento. Più ti allontani e più si respira l’autenticità delle cose, della tradizione e dell’arrangiarsi, come in autarchia, quando nel dopoguerra un armadio ogliastrino veniva realizzato con il legname dei cassoni di stoccaggio delle merci del porto di Arbatax.”
Viaggia spesso — “parto a Parigi, atterro a Beauvais; a Milano arrivo da Bergamo, a Barcellona da Girona” — ma l’idea di centro, per lui, non è geografica. È concettuale. “È più importante che le cose funzionino, ma questo non è il mio lavoro.”

“Mi piace dare voce a tutte le risorse che abbiamo a disposizione,” dice. “Mi affido ai materiali nobili come la pietra, il legno e la calce, che non solo garantiscono ottime prestazioni e qualità indiscutibili, ma invecchiano con eleganza e conferiscono a ogni opera un’identità unica, una bellezza che trascende le mode.”
In ogni suo progetto, il materiale è la lingua madre: ruvida, resistente, poetica. “Si parla di turismo esperienziale, e l’ospite oggi deve vivere la sua esperienza anche se un giorno sta in camera o passeggia in struttura. Può leggere di chi abitava quella casa in passato o sfogliare le foto dei lavori fatti a mano per realizzare quella camera. Se recuperiamo un vecchio pavimento di cementine locali del ’900, esso stesso racconta tanto e dà un’anima allo spazio, autoctona, in linea con il proprio territorio.”
“Ogni cantiere è una sfida,” racconta, “ma quando finisce, se abbiamo avuto una buona catena di montaggio, veniamo sempre ripagati.” La sua filosofia progettuale è semplice e profondamente umana: “Affronto tutti i miei progetti con semplicità e, nonostante tutti i sistemi innovativi, sto sempre un passo indietro. Con le ristrutturazioni di vecchie strutture cerco sempre di tenere la loro identità, assecondandole e valorizzandole con le stesse tecniche lavorative.”
Pisu parla di “lavoro povero”. “Realizzare un ambiente che ha l’essenziale per essere vissuto, dove quello che non c’è non è importante. Il mio concetto di bellezza non è mai stato il lusso ma la spontaneità di un’azione, una scena o un gesto.”
E poi regala un’immagine perfetta: “Quando propongo un vecchio tavolo per una sala, con gustose venature che segnano il tempo, lui stesso arreda e carica l’intera stanza. Gli affianco due sedie di diversa provenienza sotto una luce calda e ho finito. In quel tavolo vorrei sedermi a bere un caffè.”
“Ogni progetto ha una sua identità, non indicata da me ma dalla struttura stessa. Io l’ho solo accompagnata a fine lavori.” Non è un architetto che impone, ma un interprete che ascolta. “Quando curo gli interni non ho un trucco preciso. Mi potrei reputare un visionario, ma in riferimento al passato, che si fa suggerire dal territorio e dall’ambientazione, bilanciando le richieste moderne e unendo il meglio di entrambi i mondi: le nostre tecniche tradizionali con l’innovazione degli elementi contemporanei e della domotica.”
In ogni dettaglio, un equilibrio sottile tra rispetto e modernità: “Questa fusione ci permette di creare spazi che rispettano il passato e rispondono alle esigenze attuali, offrendo un edificio in costante dialogo con l’ambiente circostante. Quando il mio lavoro piace, non è solo merito mio: io sono stato fedele a quello che è già esistente, lo rispetto, lo custodisco e lo rimetto in opera, piccoli gesti dal grande impatto.”
Per Pisu, sostenibilità non è slogan: è gesto, è mestiere. “Ci affidiamo sempre a materiali nobili e sostenibili come pietra, legno e calce, che garantiscono qualità e longevità. Recuperiamo e riutilizziamo pezzi unici, dando loro nuova vita in ogni progetto. Vecchie travi, porte restaurate o piastrelle storiche vengono integrate in modo creativo in ogni spazio.”
“Questa filosofia del riciclo non solo riduce l’impatto ambientale più di qualsiasi bio al mondo, ma trasforma anche ogni opera in una narrazione viva.”
Tra i suoi lavori, c’è “BIXINAU Camere Museo”, una struttura ricettiva nel centro storico di Tortolì, incastonata fra vecchie case e corti interne, avvolta da archi e nicchie a tutto sesto. L’ispirazione arriva dall’autenticità dei ruderi adiacenti che ne fanno parte.” Poi “Costa di Baunei”, moderna e spaziosa, affacciata sulla valle d’Ogliastra, dove il protagonista è la costa con i suoi piccolissimi dettagli.”
E infine una casa che lo ha segnato: “Via Roma Charming Rooms” a Baunei. Una casa che mi ha veramente affascinato. Ancora oggi ci penso. Passo davanti e mi stupiscono il profumo, la semplicità, la porta sempre aperta, come se la padrona di casa fosse uscita un attimo.”
“Gli arredi, le porte e le tazzine del caffè sono rimasti nella stessa casa a continuare a lavorare, senza separazione e divisione. Un’antica credenza contiene ancora le sue storiche tazzine e la caffettiera è ancora lì, pronta per gli ospiti, come voleva la padrona di casa. Qui tutto è ancora vivo e respira in armonia.”
Non c’è nostalgia nel modo in cui Nicola parla del passato, ma un rispetto raro. Non vuole restaurare il tempo, vuole renderlo abitabile.
Le sue case non mostrano: accolgono. E in quell’equilibrio tra materia e memoria, tra tecnica e poesia, si riconosce un talento giovane che non si limita ad arredare spazi, ma crea continuità tra ciò che eravamo e ciò che possiamo ancora diventare.


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