La musica ha unito la Sardegna e il Piemonte. Ieri, nella Chiesa di San Giorgio, si è svolto un concerto con il coro di Arbatax e il coro Policromae di Giaglione. L’Ogliastra e la Val di Susa si sono ritrovate insieme nel nome di Cesare Lai, giovanissimo aviatore ulassese che nel 1933 sacrificò la propria vita pur di non mettere a rischio quella di numerosi bambini, nell’unico punto in cui avrebbe potuto effettuare un atterraggio di emergenza in sicurezza.

A salutare i presenti è stato Marco Rey, ex sindaco di Giaglione, che ha promosso la ricerca sulle origini di Cesare Lai. Presenti anche l’ex sindaco di Ulassai Gian Luigi Serra, l’assessore del Comune di Tortolì Rita Cocco e alcuni nipoti del giovane aviatore.

Ad aprire la serata è stato il coro di Arbatax, diretto da Luisa Balzano, seguito poi dal coro ospite Policromae, diretto dal maestro Giorgio Troisi. È stata inoltre letta una commovente poesia di Anna Cristina Serra, come se le parole fossero scaturite dal cuore spezzato di una madre per il figlio eroe.

Arbatax, l’Ogliastra e la Val di Susa unite in musica nel ricordo di Cesare Lai

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Una tragedia ha sconvolto la comunità di Tempio nella notte appena trascorsa. Un giovane di 25 anni, Omar Masia, ha perso la vita in un drammatico incidente stradale: l’auto su cui viaggiava con alcuni amici è precipitata da un ponte. Una vicenda già di per sé terribile, ma resa ancora più straziante da un dettaglio che ha toccato profondamente tutto il Corpo dei Vigili del fuoco: tra i soccorritori giunti sul posto c’era anche Massimiliano Masia, vigile del fuoco e padre della vittima.

Il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Sassari, Antonio Giordano, ha diffuso una nota carica di commozione e solidarietà, esprimendo a nome di tutto il Corpo il dolore e la vicinanza al collega.

“A nome di tutto il personale del Comando dei Vigili del fuoco di Sassari – scrive Giordano – ci stringiamo al dolore del collega Massimiliano Masia per la dolorosa scomparsa del caro figlio Omar. Ogni singolo Vigile del fuoco è chiamato a svolgere quotidianamente un lavoro spesso duro, a volte impossibile da raccontare. Non ci sono parole che possano alleviare un dolore così immenso.”

Il Comandante ha ricordato la drammaticità delle circostanze, che hanno lasciato l’intero corpo “attonito e con il cuore a pezzi”. “L’idea che Massimiliano, che ha dedicato la vita a correre incontro al pericolo per salvare gli altri, si sia trovato di fronte all’incidente più devastante, quello che ha coinvolto la persona che si possa amare più di tutti, è una ferita che va oltre ogni comprensione. Il suo coraggio e la sua professionalità, che lo hanno guidato in innumerevoli soccorsi, lo hanno portato ad essere lì, in quel momento tragico, e per questo non possiamo che stringerci in un silenzio rispettoso e profondo.”

Giordano ha poi voluto sottolineare come Massimiliano abbia agito con la forza e la dedizione che da sempre contraddistinguono i Vigili del fuoco: “Ha fatto tutto ciò che era umanamente possibile, e lo ha fatto con l’amore di un padre e la forza di un vigile del fuoco. L’assenza di Omar lascerà un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, ma in tutti coloro che lo hanno conosciuto.”

Il messaggio si conclude con un pensiero di unità e affetto da parte di tutto il Corpo nazionale: “Caro Massimiliano, oggi il tuo dolore è il nostro dolore, il dolore della tua seconda famiglia. Alle nostre più sincere condoglianze si uniscono il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco Eros Mannino e il Direttore Regionale dei Vigili del fuoco della Sardegna Nicola Micele, a nome di tutti i Vigili del fuoco della Sardegna e d’Italia.”