In Sardegna un magnifico ponte romano intatto, lungo 60 metri e con sette arcate: dove ci troviamo?

Un magnifico ponte romano intatto, lungo 60 metri e composto da sette arcate con luci comprese tra 5 e 11 metri, costruito con enormi blocchi di porfido trachitico: in quale città sarda ci troviamo? Lo avete riconosciuto?
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A differenza dei cartaginesi, i Romani in Sardegna non si limitarono alle coste, ma penetrarono nell’entroterra grazie a una fitta rete di strade che favoriva gli spostamenti e i collegamenti tra i centri principali.
Per lungo tempo, tuttavia, solo una città sarda ricevette da Roma il titolo di “colonia”: Turris Libisonis, l’attuale Porto Torres. Durante il periodo imperiale, questa città divenne il fulcro della Sardegna settentrionale, sia per l’intenso commercio che per la densità abitativa.
Da qui partivano, ad esempio, i carichi di grano delle pianure settentrionali destinati a Roma, e probabilmente anche minerali provenienti dalla vicina Argentiera.
Alla periferia di Porto Torres si conserva ancora un magnifico ponte romano intatto, lungo 60 metri e composto da sette arcate con luci comprese tra 5 e 11 metri, costruito con enormi blocchi di porfido trachitico. Negli anni Quaranta, l’etnologo Max Leopold Wagner lo fotografò, e il ponte rimase percorribile fino agli anni Ottanta, sia da veicoli leggeri sia da mezzi pesanti diretti verso il polo industriale della SIR.
Sebbene in Sardegna esistano altri ponti simili, nessuno si è conservato con la stessa integrità. Queste opere restano un simbolo della straordinaria capacità dei Romani di penetrare e strutturare l’intero territorio dell’isola.

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