Bullismo a Urzulei: il sindaco Ennio Arba condanna con fermezza gli atti contro la badante straniera.
La risposta del sindaco di Urzulei davanti ai gravi atti di bullismo di una badante straniera è stata netta. Il primo cittadino ha voluto prendere una posizione pubblica e inequivocabile contro l’episodio.
Un grave episodio di inciviltà e intolleranza ha scosso la tranquillità della comunità di Urzulei, provocando una reazione immediata e durissima da parte delle istituzioni locali. La vicenda, di estrema gravità , ha visto come protagonista una donna straniera che da anni vive nel paese per assistere un’anziana di 99 anni con dedizione, affetto e senso del dovere. La badante è stata ripetutamente vittima di comportamenti offensivi e aggressivi da parte di alcuni ragazzi locali durante i suoi spostamenti.
La risposta del sindaco di Urzulei davanti ai gravi atti di bullismo di una badante straniera è stata netta. Il primo cittadino, Ennio Arba, ha voluto prendere una posizione pubblica e inequivocabile contro l’episodio. Fin dalle prime comunicazioni, il Sindaco ha espresso il suo rammarico e la sua profonda preoccupazione per questi atti di bullismo, definendoli grave e inaccettabile. Il primo gesto è stato quello di gratitudine e solidarietĂ , attraverso il quale il Sindaco ha voluto ringraziare pubblicamente la signora per il lavoro prezioso, rispettoso e umano che svolge nella nostra comunitĂ , e per l’impegno che dimostra anche nel suo percorso di integrazione. Per il Sindaco, il suo esempio è di grande valore.
La donna, la cui storia è segnata dal sacrificio, si reca regolarmente a Tortolì, dove frequenta una scuola di italiano per integrarsi sempre meglio. Per lavorare onestamente in Sardegna e assistere l’anziana, ha lasciato la sua terra e i suoi affetti. La badante si sposta spesso nei giorni di riposo e prende il pullman delle 7:20 insieme agli studenti, ma ha giĂ subito diversi episodi di bullismo: atti che vanno dal semplice scherno fino al grave: lanci di oggetti, insulti, sberleffi e persino un’aggressione fisica con lo strappo del cappello dalla testa. Si tratta di una situazione grave, che non colpisce solo lei ma che ferisce profondamente l’immagine e la dignitĂ dell’intera comunitĂ .
Allo stesso tempo, il messaggio di condanna è stato urlato con forza, chiarendo che l’amministrazione condanna con fermezza ogni forma di comportamento irrispettoso o discriminatorio, soprattutto se rivolto a chi, come lei, ha scelto il nostro paese per vivere e contribuire con dignitĂ . Arba ha utilizzato un’espressione locale per ribadire il concetto: non è piĂą tempo di minimizzare o fare finta di niente. Non funt brullas custas, che in italiano significa non sono scherzi. Ha definito gli episodi come atti di inciviltĂ , prepotenza e ignoranza, ribadendo che vanno condannati con forza.
La condotta dei ragazzi tradisce la storia stessa del paese: Urzulei è una comunitĂ che ha conosciuto l’emigrazione, i sacrifici, e la fatica del lavoro onesto. Pertanto, il primo cittadino ha sottolineato che non possiamo permettere che episodi del genere tradiscano la nostra storia e i nostri valori. Proprio per questo motivo i gesti di intolleranza subiti assumono un significato ancora piĂą doloroso, perchĂ© tradiscono i valori di ospitalitĂ e rispetto che da sempre caratterizzano il paese. Il Sindaco ha assicurato il suo impegno ad agire con decisione, garantendo il suo impegno personale a fare luce su quanto accaduto, coinvolgendo chi di dovere, e a promuovere momenti di riflessione e sensibilizzazione nelle scuole e tra i giovani. L’obiettivo è chiaro e non ammette deroghe: nessuno deve sentirsi escluso o non accolto nel nostro paese.
L’appello che arriva da Urzulei è chiaro: non si può permettere che un gruppo di bulli rovini l’immagine di un’intera comunità conosciuta per la sua dignità e il suo spirito accogliente. La richiesta è che si chiede alle istituzioni, alle famiglie e a tutti i cittadini di assumersi una responsabilità collettiva, affinché episodi di questo genere vengano affrontati con serietà e le famiglie dei ragazzi coinvolti si facciano carico del loro ruolo educativo, richiamandoli al rispetto e alla convivenza civile. Il Sindaco ha invitato apertamente a un intervento risolutivo delle famiglie: facciamo quindi un appello diretto alle famiglie: assumetevi la responsabilità dell’educazione dei vostri figli. Il dovere è quello di intervenite, con serietà e fermezza, per trasmettere il valore del rispetto, della convivenza civile e dell’umanità . Il Comune, attraverso l’Amministrazione Comunale, ha assicurato che agirà con ogni mezzo a disposizione per garantire che episodi simili vengano denunciati, isolati e mai più tollerati. Il messaggio finale è perentorio: Urzulei è, e deve restare, una comunità accogliente, rispettosa e solidale. Chi non rispetta questi principi, non rispetta Urzulei e non rappresenta la comunità di Urzulei. Il Sindaco conclude con una chiamata alle responsabilità : difendere i valori umani e civili che costituiscono il cuore di Urzulei è oggi più che mai un dovere, per riaffermare l’identità di un paese che vuole rimanere ospitale e rispettoso. Oggi è il momento di scegliere.
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