Tra i monti silenziosi e i profumi della macchia mediterranea, l’Ogliastra custodisce un tesoro poco conosciuto ma sorprendente: l’Osservatorio Astronomico “Ferdinando Caliumi”, situato sul Monte Armidda, a circa 10 chilometri da Lanusei. Un luogo dove il cielo sembra più vicino e dove la passione per l’astronomia ha trovato casa.

La storia dell’Osservatorio affonda le radici nel 1986, in occasione del passaggio della Cometa di Halley. Due amici costruirono un telescopio artigianale e, spinti dalla meraviglia dell’evento, coinvolsero altri curiosi, dando vita a un gruppo che nel 1989 si sarebbe trasformato nell’A.O.A., l’Associazione Ogliastrina di Astronomia.

Grazie alla progettazione dell’ingegnere Ferdinando Caliumi e alla collaborazione del Comune di Lanusei, venne realizzato l’Osservatorio, che ancora oggi ospita un potente telescopio Newton-Cassegrain da 400 mm di diametro, capace di rivelare i dettagli più affascinanti del cielo notturno. Con il tempo, la strumentazione si è arricchita, rendendo l’osservatorio un punto di riferimento per l’astronomia amatoriale e la divulgazione scientifica in Sardegna.

osservatorio lanusei

Aperto tutto l’anno su prenotazione, l’Osservatorio è animato dal lavoro eccezionale e prezioso di un gruppo di volontari appassionati che, con straordinaria dedizione, portano avanti le attività divulgative e scientifiche. Il loro impegno è il cuore pulsante della struttura e ha permesso, negli anni, a migliaia di persone – residenti, studenti e turisti – di vivere l’emozione di osservare pianeti, nebulose e galassie immersi nella quiete di una notte ogliastrina.

Oltre alle attività svolte sul Monte Armidda, l’A.O.A. promuove anche eventi “fuori sede” e lezioni presso il planetario del Liceo Classico di Lanusei, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto e contribuendo alla diffusione della cultura scientifica sul territorio.

La qualità del cielo, caratterizzato da una straordinaria limpidezza e da un bassissimo inquinamento luminoso, rende l’Osservatorio un luogo privilegiato per l’osservazione astronomica e un’attrazione per un turismo attento e consapevole. Difendere questo patrimonio è parte integrante della missione dell’A.O.A., impegnata nella tutela di quella che definisce “l’altra metà del paesaggio”: la notte.

Per conoscere le attività dell’Associazione, prenotare una visita e scoprire il programma delle serate pubbliche, tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale: www.astroarmidda.it

telescopio monte armidda PH Michela Girardi

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Nuoro, donna chiede aiuto a un uomo per fare benzina ma lui rifornisce la sua auto e poi scappa.

L’uomo, approfittando della situazione, ha avuto la spudoratezza di utilizzare la carta della donna per fare il pieno alla propria automobile, ignorando completamente l’atto di fiducia che gli era stato accordato.

Un episodio singolare e inquietante si è registrato nei giorni scorsi a Nuoro, dove una semplice richiesta di aiuto si è trasformata in una situazione di truffa degna di un film. Una donna, inesperta con il funzionamento del self-service presso una stazione di rifornimento, si è trovata in seria difficoltà mentre cercava di utilizzare la propria carta di credito per pagare la benzina. In un momento di vulnerabilità, ha chiesto assistenza a un automobilista in attesa di fare rifornimento, sperando di risolvere rapidamente il suo problema.

Tuttavia, ciò che doveva essere un gesto di cortesia si è rivelato un inganno. L’uomo, approfittando della situazione, ha avuto la spudoratezza di utilizzare la carta della donna per rifornire la propria automobile, ignorando completamente l’atto di fiducia che gli era stato accordato. Dopo aver completato il pieno, ha avviato il motore ed è scappato, lasciando la vittima incredula e sconvolta di fronte a quanto accaduto.

Realizzando di essere stata truffata, la donna non ha perso tempo e ha contattato immediatamente la Polizia di Stato. Gli agenti della Squadra Volante, prontamente intervenuti, hanno avviato le indagini e, in breve tempo, sono riusciti a rintracciare il truffatore. Contattato telefonicamente dagli ufficiali, l’uomo è stato costretto a tornare sul luogo del misfatto, dove è stato identificato. Con una certa riluttanza, ha restituito la somma sottratta, evidenziando la fragilità della fiducia umana in situazioni quotidiane come quella del rifornimento di carburante.