Un patrimonio naturale straordinario si estende nel Sudovest della Sardegna, abbracciando quindici comuni su un’area di circa 68mila ettari, con altitudini che variano dai 100 ai 1.116 metri. È qui che si trova quella che, per estensione, è la foresta più grande d’Italia: il Parco del Sulcis.

Nonostante sia stato individuato già nel 1989 dalla Regione Autonoma della Sardegna come parco regionale, il Parco del Sulcis non ha mai visto una costituzione formale. Eppure, si tratta di un’area naturale di grande valore ecologico e paesaggistico, caratterizzata da un territorio compatto e continuo, privo di interruzioni tra le diverse zone che lo compongono.

Un terzo di questa vasta superficie è occupato dall’oasi WWF di Monte Arcosu, una delle più estese d’Italia, rifugio prezioso per numerose specie animali e vegetali. All’interno dei confini del parco si trovano soltanto quattro centri abitati: Santadi, Nuxis, Domus de Maria e Villaperuccio. Il resto è un susseguirsi di montagne, vallate e boschi attraversati da due strade principali, entrambe sterrate: una collega Capoterra a Santadi, l’altra unisce Domus de Maria a Is Cannoneris, uno dei gioielli nascosti del Sulcis.

Questa immensa distesa verde è considerata uno dei “polmoni” più importanti dell’Europa meridionale. La sua storia, impressa nella geologia del territorio, affonda le radici in un passato remotissimo: le rocce che ospitano oggi una ricchissima varietà di flora risalgono a ben 600 milioni di anni fa, al periodo Cambriano.

A pochi giorni dall’inizio degli arresti domiciliari, un uomo di Olmedo è stato trasferito in carcere a causa della sua dipendenza dal gioco. In passato aveva minacciato un tabaccaio con una pistola per questioni legate al Lotto.

Sabato 18 ottobre i Carabinieri, intervenuti in una tabaccheria di Ittiri, hanno scoperto che l’uomo possedeva non solo tre pistole regolari, ma anche tre pistole a salve modificate, 1.465 cartucce e 12 coltelli a serramanico, tutti detenuti illegalmente. Arrestato, era stato posto ai domiciliari.

Giovedì 23 ottobre l’uomo ha violato il regime domiciliare recandosi in una ricevitoria di Olmedo. I Carabinieri lo hanno sorpreso mentre giocava, e per la violazione gli arresti domiciliari sono stati revocati, con il trasferimento al carcere di Bancali.