Un enorme murale che ritrae un mietitore ha reso famoso un comune sardo: dove ci troviamo?

Avete riconosciuto questo murale bellissimo? Sapete chi l'ha realizzato? Vi diciamo tutto in questo articolo
Con oltre 400 murales all’attivo, Pina Monne è molto più di un’artista: è una vera e propria ambasciatrice dell’identità sarda attraverso l’arte pubblica. Originaria di Irgoli, ma da anni residente a Tinnura, Monne ha lasciato il suo segno in decine di paesi della Sardegna e anche oltre i confini dell’isola.
Il suo stile, profondamente realistico e carico di intensità narrativa, si ispira alla vita rurale, alle tradizioni contadine, alla memoria collettiva. Ogni murale racconta una storia, spesso senza parole, fatta di gesti antichi, volti scavati dal sole, strumenti del lavoro nei campi e atmosfere sospese nel tempo.
Uno degli esempi più emblematici del suo lavoro è il murale di Semestene, piccolo centro del Meilogu, dove l’artista ha raffigurato la mietitura. In quest’opera, la figura di un uomo è colta nel gesto quotidiano e faticoso del raccogliere il grano. Non c’è retorica, ma un profondo rispetto per la dignità del lavoro e per il mondo agropastorale che ha plasmato l’anima della Sardegna.
La scelta dei soggetti di Pina Monne non è casuale: mietitura, trebbiatura, caseificazioni, vendemmie. Scene che parlano di comunità, di legami familiari, di ritualità stagionali che ancora sopravvivono nei paesi dell’interno. Il suo obiettivo, dichiarato, è quello di valorizzare e preservare la memoria storica e culturale della Sardegna, portandola letteralmente sulle pareti delle case.
Grazie al suo lavoro, interi borghi vengono riscoperti e rivitalizzati. I murales diventano attrazione, stimolo al turismo lento e consapevole, e motivo di orgoglio per le comunità locali. Tinnura, Irgoli, Semestene, ma anche molti altri centri hanno beneficiato del tocco artistico di Monne, trasformandosi in vere e proprie mete d’arte.

Pina Monne Semestene
.

© RIPRODUZIONE RISERVATA