La notizia della scomparsa di Maurizio Mulas, ex portiere e preparatore del Tortolì Calcio, è stata comunicata attraverso un post toccante pubblicato dalla società sui propri canali ufficiali. Maurizio è venuto a mancare stanotte a causa di una complicazione post-intervento, lasciando un grande vuoto nel cuore di chi lo ha conosciuto dentro e fuori dal campo.

Nel messaggio, il club sottolinea con grande delicatezza il tratto distintivo del suo carattere: “Non abbiamo molte foto di Maurizio, forse perché non era una persona che amava apparire oltre il dovuto. Era però una persona che amava lavorare e che certamente preferiva la sostanza rispetto alla forma.” Una frase che restituisce con semplicità la figura di un uomo discreto, ma dalla presenza fortissima.

Il post ricorda con affetto le tre stagioni più recenti durante le quali Mulas ha lavorato come preparatore dei portieri: anni definiti “entusiasmanti”, in cui il suo ruolo è andato ben oltre quello tecnico, trasformandosi in una presenza fondamentale all’interno dello spogliatoio, una guida silenziosa, un vero uomo squadra.

La società ha voluto anche ricordare il suo lungo legame con i colori rossoblù, descrivendolo come un professionista esemplare, capace di lasciare un segno profondo non solo per le sue competenze, ma soprattutto per l’umanità e i rapporti personali che ha saputo costruire. “Resta in noi il suo ricordo e il suo esempio, che va oltre il campo,” si legge ancora nel post, che si conclude con un abbraccio collettivo da parte della dirigenza, dello staff tecnico e di tutti gli atleti tesserati, rivolto ai familiari e ai cari di Maurizio. Ciao Maurizio. Il Tortolì Calcio e tutta la sua comunità ti portano nel cuore”.

Tortolì Calcio

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Attimi di tensione questa mattina all’ufficio postale di Borore, nel cuore del Marghine, dove un uomo di 68 anni è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macomer per tentata rapina.

L’allarme è scattato direttamente dall’agenzia postale del paese, dove il 68enne, armato di una pistola poi rivelatasi una scacciacani, ha fatto irruzione pretendendo di ottenere denaro dal proprio conto corrente. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’uomo non poteva accedere al denaro in quanto soggetto a un provvedimento di amministrazione di sostegno.

Fondamentale è stato il sangue freddo di un funzionario dell’ufficio postale, al quale l’uomo aveva puntato l’arma: nonostante la minaccia, il dipendente è riuscito ad attivare l’allarme, permettendo così l’immediato intervento dei carabinieri e degli agenti del Commissariato di Macomer. Le forze dell’ordine, giunte sul posto, hanno rapidamente circondato l’edificio, fatto accesso all’interno e immobilizzato il sospetto.

Nel corso della perquisizione domiciliare, effettuata successivamente all’arresto, sono state rinvenute altre repliche di armi e munizioni di vario tipo.

L’uomo è stato trasferito nel carcere di Massama, dove attenderà l’udienza di convalida dell’arresto, prevista nei prossimi giorni. Al momento il procedimento penale a suo carico è ancora nella fase delle indagini preliminari e la sua responsabilità sarà accertata nelle sedi opportune durante il processo.