Dopo un lungo percorso partecipato che ha coinvolto amministrazioni locali, operatori del turismo, associazioni e cittadini, l’Ogliastra compie un passo decisivo nel processo di valorizzazione della propria immagine: definito il logo ufficiale della Destinazione Ogliastra, inizia ora la fase di attuazione strategica.

Il marchio, nato da mesi di confronto e costruito con il supporto della società Fare Digital Media, intende rappresentare l’essenza contemporanea del territorio: un’Ogliastra ospitale, autentica e attenta alla sostenibilità. Ma il vero valore di un’identità visiva non si esaurisce nella sua creazione: nasce e si consolida solo quando diventa parte della quotidianità di chi vive e promuove il territorio.

Per guidare questa delicata fase di implementazione, il GAL Ogliastra ha organizzato un incontro operativo aperto a tutti gli attori locali – pubblici e privati – che si terrà mercoledì 14 maggio, dalle ore 10:00 alle 13:00, presso la sede di Loceri in via Cagliari 13. Durante l’evento, i professionisti di Fare Digital Media illustreranno le linee guida pratiche per l’uso coerente e integrato del brand: applicazioni su supporti digitali e cartacei, utilizzo corretto sui social media, coerenza nei materiali istituzionali e strumenti per mantenere uniformità stilistica e comunicativa.

L’obiettivo è creare una rete coesa che parli la stessa lingua visiva, per rafforzare la percezione dell’Ogliastra come destinazione turistica riconoscibile nel panorama mediterraneo. L’adozione condivisa del brand diventa così una vera e propria infrastruttura immateriale: un investimento strategico che mira a generare identità, fiducia e attrattività.

“Un marchio non è solo grafica – spiega Vitale Pili, presidente del GAL Ogliastra – è un patto simbolico tra chi rappresenta il territorio e chi lo vive. Serve a costruire coesione e visione condivisa. Ma perché funzioni, è necessario che venga adottato con responsabilità e continuità.”

Con la fase creativa ormai alle spalle, per la Destinazione Ogliastra inizia ora la sfida più importante: rendere il brand uno strumento concreto di racconto e promozione, capace di unire e rappresentare un territorio nella sua unicità, ogni giorno, in ogni occasione comunicativa.

Ieri Roberto Vannacci, ex generale e attuale vicesegretario della Lega, ha pubblicato sui social un video che ha subito fatto discutere. Nel filmato, il parlamentare europeo prende in mano una cernia pescata durante le vacanze in Sardegna, commentando con ironia: “La faccia della sinistra alle elezioni”.

Il post ha subito attirato le critiche degli animalisti. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha annunciato la presentazione di un #esposto alla Procura di Cagliari per il presunto maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale. Secondo l’associazione, fotografare o riprendere un pesce già morto per embolia al momento della risalita potrebbe costituire maltrattamento.

Vannacci ha risposto sui social, condividendo anche immagini della cernia cucinata:

“Aggiungete all’esposto la denuncia per essere ‘cernivoro’, perché, in modo molto disumano e disgustoso, quel pesce l’ho pure mangiato. E se proprio volete, aggiungete l’aggravante del sessismo perché ho mangiato ‘una cernia’ e non ‘un cernio’. Mi domando se i pescivendoli del mercato di San Benedetto non corrano lo stesso rischio.”

Il suo post:

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