Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Lanusei

Nel cuore dell’Ogliastra, nella parte centro-orientale della Sardegna, sorge Lanusei, il secondo centro più popoloso della zona e autentico scrigno di natura, cultura e tradizioni. Questo borgo di montagna, incastonato sui versanti sud-orientali del parco del Gennargentu, racconta una storia che parte dal XII secolo e continua a pulsare ancora oggi con orgoglio e vivacità.
Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Lanusei.
Nel cuore dell’Ogliastra, nella parte centro-orientale della Sardegna, sorge Lanusei, il secondo centro più popoloso della zona e autentico scrigno di natura, cultura e tradizioni. Questo borgo di montagna, incastonato sui versanti sud-orientali del parco del Gennargentu, racconta una storia che parte dal XII secolo e continua a pulsare ancora oggi con orgoglio e vivacità.
Lanusei fa parte delle “Città delle ciliegie” e celebra ogni anno, a fine giugno, una sagra imperdibile dedicata a questo frutto tanto amato, che attira curiosi e buongustai da tutta la regione. Ma questo paese non è solo ciliegie: è anche una delle stazioni più suggestive della linea ferroviaria turistica Mandas-Arbatax del celebre Trenino Verde, un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso i paesaggi più intatti della Sardegna.

Lanusei
Conta circa 5400 abitanti e ha una storia religiosa e culturale profonda: è sede vescovile della diocesi d’Ogliastra e fu il primo centro sardo ad accogliere i salesiani, che nel 1902 fondarono la “Casa di San Giovanni Bosco”. Proprio a Don Bosco, patrono del paese, è dedicata una festa molto sentita che si celebra all’inizio di giugno. A conferire ulteriore prestigio a Lanusei è la famiglia Mameli: proprio qui si trova la casa natale di Goffredo Mameli, autore dell’inno nazionale italiano, uno dei tanti eleganti palazzi ottocenteschi che arricchiscono il centro storico.

Lanusei
Tra le bellezze architettoniche spiccano il palazzo Piroddi, costruzione neoclassica firmata dal celebre architetto Gaetano Cima, e la seicentesca cattedrale di Santa Maria Maddalena, che nel suo interno custodisce splendidi affreschi di Mario Delitala, dedicati alla vita della santa e di Cristo. Nella parte alta del paese sorge il suggestivo santuario della Madonna d’Ogliastra, sede dei frati francescani, mentre appena fuori dal centro abitato si trovano la chiesa di Maria Ausiliatrice immersa in un bosco e quella campestre dei santi Cosma e Damiano, celebrati con devozione a fine agosto e a fine settembre.
A rendere Lanusei ancora più speciale è il monte Armidda, che ospita l’osservatorio astronomico Caliumi, uno dei più grandi in Italia tra quelli aperti al pubblico: un’occasione unica per ammirare le stelle nel cielo limpido dell’Ogliastra.
E poi c’è la cucina, autentica espressione di una tradizione agropastorale ricca di sapori: tra le specialità spiccano i culurgiones, raffinati ravioli ripieni tipici dell’Ogliastra, e i coccois prenas, pani farciti dal gusto deciso e familiare. Pur essendo un borgo montano, Lanusei può vantare uno sbocco sul mare grazie a Porto Santoru, una piccola insenatura di ciottoli e macchia mediterranea con un vecchio molo e strutture abbandonate un tempo usate per il carico di minerali: un luogo sospeso nel tempo, dove natura e memoria si fondono.
Il territorio lanuseino è abitato fin dalla preistoria, come testimoniano le numerose tracce del Neolitico e i moltissimi resti di epoca nuragica. L’altopiano granitico di Selene, ricoperto da un magnifico bosco di lecci e castagni e attraversato da sorgenti d’acqua dalle presunte proprietà benefiche, ospita un parco archeologico di grande fascino. Qui si trovano le rovine di un nuraghe, resti di capanne di un antico villaggio e due suggestive tombe di Giganti risalenti all’età del Bronzo medio e finale (XV-XII secolo a.C.). Le sepolture, perfettamente conservate, mostrano ancora il corpo absidato, il corridoio coperto e l’esedra con il suo caratteristico emiciclo. La tomba I conserva anche un bancone-sedile, mentre nella tomba II è stato rinvenuto un raro blocco troncopiramidale forato: era la sommità dell’esedra, utilizzata per inserire i betilini votivi, simboli della spiritualità nuragica.

Parco archeologico
Lanusei è tutto questo e molto di più: un paese dove la storia incontra la bellezza, dove la fede si intreccia con la scienza, dove ogni pietra e ogni albero raccontano una parte d’anima della Sardegna più autentica.

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