Un’enorme (e bellissima) fontana romana nel centro di una città sarda: dove ci troviamo?

L’opera si compone di quattro cisterne in pietra con volta a botte, collegate fra loro e scavate sotto la piazza, da cui l’acqua sgorga da un fondo sabbioso. Ma dove ci troviamo?
I Romani, fondando Sulci, realizzarono opere fondamentali per l’urbanizzazione, tra cui la canalizzazione delle acque sorgive con la costruzione della fontana romana, detta is solus, oggi in Piazza Italia.
Il nome deriverebbe da su solu, cioè sorgente. Per secoli, la fontana fu l’unica fonte d’acqua per la popolazione. Nel 1849 l’Angius la citava come Is Quattru Solus. Durante la festa di Sant’Antioco, le traccas si fermavano lì per abbeverare gli animali, mentre le donne del borgo vi si recavano ogni giorno per raccogliere l’acqua.
Come riporta il sito del Comune, l’opera si compone di quattro cisterne in pietra con volta a botte, collegate fra loro e scavate sotto la piazza, da cui l’acqua sgorga da un fondo sabbioso. Nel 1906 il Comune incaricò l’ingegner Scano di studiare il sito, con l’aiuto degli ingegneri Asproni e Tronci. I lavori, conclusi nel 1911, ne occultarono la struttura originaria.
Oggi la fontana ha perso la sua funzione pratica, ma resta un punto d’incontro nel cuore di Sant’Antioco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA