In Sardegna si può visitare un Museo Naturalistico incredibile: sapete dove?

Questo museo rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale della Sardegna e si articola in tre sezioni principali: faunistica, botanica e antropica
Nel cuore della Marmilla, su un altopiano basaltico noto come Sa Corona Arrùbia, si erge il Museo Naturalistico del Territorio “Giovanni Pusceddu” di Lunamatrona. Questo museo rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale della Sardegna.
Il museo si articola in tre sezioni principali: faunistica, botanica e antropica.
La sezione faunistica ospita la più grande collezione di diorami della Sardegna, con otto ricostruzioni tridimensionali a grandezza naturale che rappresentano fedelmente gli ambienti naturali del territorio. La sezione botanica è suddivisa in micoteca, xiloteca ed erbario, offrendo una panoramica completa sulla flora locale. La sezione antropica, invece, presenta strumenti della civiltà rurale, come aratri, zappe e abiti da lavoro, offrendo uno spaccato della vita contadina nella Marmilla del secolo scorso.
Recentemente, il museo ha subito un rinnovamento significativo, con l’introduzione di tecnologie multimediali e immersive per migliorare l’esperienza dei visitatori. Questo aggiornamento è stato realizzato nell’ambito del Progetto di Sviluppo Territoriale “Turismo e Vita in Marmilla”, con l’obiettivo di valorizzare la Marmilla come meta turistica.
I musei sardi non sono solo custodi del passato, ma anche strumenti di sviluppo sostenibile e coesione sociale. Attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, contribuiscono a rafforzare l’identità locale e a promuovere il turismo culturale. In questo contesto, il Museo “G. Pusceddu” rappresenta un esempio virtuoso di come un’istituzione culturale possa diventare un motore di crescita per il territorio.

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