La Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), ex Tirrenia e oggi controllata dal gruppo Moby, è stata coinvolta in un’indagine della Procura di Genova per frode in pubbliche forniture e falso. Tre navi della flotta della CIN sono state sequestrate dalla Guardia Costiera di Genova e dalla Guardia di Finanza, su richiesta della Procura, per un ammontare di 64,3 milioni di euro.

L’indagine riguarda l’utilizzo di navi non conformi alla normativa internazionale in materia ambientale, con componenti dei motori principali e dei diesel generatori di corrente manomessi o sostituiti con pezzi di ricambio non originali.

Lo ha reso noto la medesima Procura con una nota in cui si legge: “Il reato di frode in pubbliche forniture cui inerisce il provvedimento di sequestro riguarda il contratto tra la Cin e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la linea Genova – Porto Torres stipulato per garantire la continuità territoriale a fronte del quale la società di navigazione percepisce risorse pubbliche”.

La CIN ha dichiarato di aver collaborato pienamente con l’indagine e di aver affrontato spese rilevanti per assecondare i dubbi e le contestazioni dell’ufficio di Procura.

Un grave incidente stradale si è verificato nella tarda serata di ieri, domenica 15 giugno, intorno alle 23, lungo la ex Strada Statale 125, in località Ponte San Paolo, nell’agro di Jerzu.

Per cause ancora in corso di accertamento, un’autovettura con a bordo due persone ha urtato violentemente contro un pilone del ponte, ribaltandosi all’interno della carreggiata. L’impatto è stato particolarmente violento: uno degli occupanti, un uomo di 45 anni originario di Jerzu, è rimasto incastrato tra le lamiere del veicolo capovolto.

È stato necessario l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Lanusei, che, dopo aver aperto un varco nell’abitacolo, sono riusciti a estrarre l’uomo. Entrambi gli occupanti dell’auto sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale di Lanusei per le cure del caso.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Jerzu, ai quali sono stati affidati i rilievi per ricostruire la dinamica dell’accaduto.