Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Jerzu

Un viaggio tra i paesi della Sardegna ci porta oggi a scoprire Jerzu, autentico gioiello incastonato nell’Ogliastra sud-occidentale, luogo che sembra uscito da un quadro dove la natura si è divertita a scolpire paesaggi straordinari e l’uomo ha saputo arricchirli con storia, tradizioni e sapori unici.
Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Jerzu.
Un viaggio tra i paesi della Sardegna ci porta oggi a scoprire Jerzu, autentico gioiello incastonato nell’Ogliastra sud-occidentale, luogo che sembra uscito da un quadro dove la natura si è divertita a scolpire paesaggi straordinari e l’uomo ha saputo arricchirli con storia, tradizioni e sapori unici.

I Tacchi
Arroccato a 450 metri di altitudine nella verde vallata del rio Pardu, Jerzu si lascia abbracciare dai maestosi altopiani calcarei, noti come i Tacchi di Porcu ‘e Ludu e di Troiscu, che con le loro forme insolite conferiscono al paesaggio una bellezza scultorea, quasi mistica. Questo borgo di poco più di tremila abitanti si arrampica su ripidi pendii, regalando a ogni angolo panorami da togliere il fiato, scorci che rimangono scolpiti nella memoria e nel cuore di chi li osserva.
Jerzu è un vero paradiso per chi ama l’avventura all’aria aperta: le sue pareti scoscese attirano appassionati di free climbing da ogni parte, mentre sentieri immersi in una natura ancora selvaggia e incontaminata invitano a escursioni a piedi o in mountain bike. Il verde è ovunque, con boschi di lecci e aceri, profumati cespugli di mirto e ginestre, alberi di fico, castagno e mandorlo che punteggiano il paesaggio come antichi custodi del territorio. Le tante sorgenti naturali nutrono orti rigogliosi, mentre le colline, aspre e generose, si colorano d’argento con i loro oliveti e si tingono del verde brillante dei cereali e, soprattutto, dei vigneti che rendono Jerzu celebre ben oltre i confini isolani.

Vigne di Cannonau
Non a caso Jerzu è conosciuta come la “città del vino”. Ogni anno le vigne che si distendono a perdita d’occhio nelle valli del Pardu, del rio Quirra e nella piana di Pelau, regalano la bellezza di centomila quintali d’uva, trasformati nell’inconfondibile cannonau rosso che ha reso il nome del paese famoso nel mondo. Una tappa imperdibile per ogni visitatore è la cantina sociale, nata a metà del secolo scorso, dove si può scoprire la storia e la cultura del vino di Jerzu attraverso degustazioni che raccontano tutto il carattere di questa terra. Le radici di questa tradizione vitivinicola affondano nel tempo: il nome di Jerzu compare per la prima volta in un documento notarile del 1130 proprio in riferimento a una donazione di vigne, e già nel Cinquecento il vino locale percorreva le antiche “vie del vino” per essere esportato persino oltre i confini nazionali.
Il legame profondo tra Jerzu e il suo vino si celebra ogni anno ad agosto, con due eventi che racchiudono l’anima del paese: la sagra del vino e Calici sotto le Stelle. Durante la sagra, il borgo si anima di colori e suoni antichi, con le sfilate di carri tradizionali usati per la vendemmia, gli abiti tipici di Jerzu e dei gruppi folk provenienti da tutta la Sardegna, mentre il profumo dei culurgiones, dei coccoi prenas e delle altre delizie locali riempie le strade. Calici sotto le Stelle, invece, è un’esperienza sensoriale unica: al calar del sole, le cantine storiche si aprono ai visitatori per degustazioni che si accompagnano alle magiche note dei tenores e delle launeddas, in un’atmosfera sospesa tra il sacro e il profano. Da non perdere anche le prelibatezze più rare come su pani conciu, pane cotto nel vino, e is tacculas, tordi insaporiti con mirto, che raccontano la storia gastronomica di questa terra.
Ma Jerzu non è solo vino e natura: è anche custode di un ricco patrimonio archeologico e culturale. Nel territorio si trovano i segni di insediamenti umani risalenti al Neolitico, come le domus de Janas di Perda Puntuta e di sa Ibba s’Ilixi, misteriose tombe scavate nella roccia. L’età nuragica è rappresentata da una trentina di siti sparsi tra le campagne, tra cui spicca il nuraghe s’Omu ‘e s’Orcu, testimone silenzioso di epoche remote. E salendo fino alla vetta di monte Corongiu, a mille metri d’altezza, si scoprono le tracce di una necropoli punica, affacciata su un panorama spettacolare che abbraccia tutto il territorio.
La passione per l’arte vive nel museo Stazione dell’Arte di Ulassai, ospitato nell’ex stazione ferroviaria di Jerzu, dove sono custodite le opere dell’artista di fama internazionale Maria Lai, che con la sua creatività ha saputo intrecciare il destino di questa terra con i fili della sua arte. E non manca nemmeno il teatro: Jerzu è infatti uno dei cuori pulsanti della cultura teatrale dell’Ogliastra grazie al festival Ogliastra Teatro, che ogni anno anima il paese con spettacoli di grande suggestione.
La devozione religiosa si esprime nella festa di Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno, quando la statua del santo viene portata in processione dalla parte alta del paese fino alla chiesetta campestre a lui dedicata. È un momento di intensa partecipazione collettiva, immerso in un paesaggio dominato dai Tacchi, che si fanno scenario naturale e maestoso di questa antica tradizione.
Jerzu è tutto questo e molto di più: un intreccio perfetto di natura selvaggia, storia millenaria, arte, fede e sapori indimenticabili. Un luogo che conquista i sensi e il cuore, e che ti rimane dentro come un ricordo vivo, pronto a richiamarti ancora una volta tra le sue strade ripide e i suoi panorami vertiginosi.

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