Nel cuore di Oliena spicca un maestoso murale dedicato a Gianfranco Zola, il grande campione nato proprio in questo angolo di Sardegna. L’opera, inaugurata nell’aprile 2023 alla presenza dell’ex calciatore e firmata dall’artista Luigi Columbu, è un simbolo concreto della sua straordinaria carriera e del legame indissolubile con la sua terra d’origine.

L’immagine dipinta ritrae Zola in azione, circondato dai loghi delle squadre che hanno segnato la sua storia sportiva—Napoli, Parma, Chelsea e Cagliari—insieme ai trofei conquistati nel corso degli anni. Questa creazione artistica non è soltanto un omaggio alle sue imprese, ma rappresenta anche un messaggio di ispirazione per le nuove generazioni, sottolineando l’importanza delle radici e dell’identità culturale.

Profondamente toccato dall’iniziativa, Zola a suo tempo ha espresso il suo entusiasmo sui social, scrivendo: “Tutto è cominciato qui. Ovunque sia andato nel mondo, ho sempre portato con me la mia terra e la mia gente. Questo murale è il trofeo più prezioso. Grazie, Oliena.”

L’inaugurazione di questa opera d’arte si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione artistica del centro storico di Oliena, già noto per i suoi vicoli pittoreschi e le case antiche. Il paese, infatti, vanta una lunga tradizione di murales che raccontano la vita quotidiana e rendono omaggio a figure di spicco, contribuendo a mantenere viva la memoria storica e culturale della comunità.

Quest’ultima aggiunta al patrimonio artistico locale non solo arricchisce l’estetica del paese, ma rafforza anche il senso di identità collettiva, ricordando a tutti quanto sia importante onorare chi, come Gianfranco Zola, ha portato il nome di Oliena in giro per il mondo con orgoglio e talento.

Il Murale di Gianfranco Zola a Oliena (PH Fabio Contu)

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“Sa Murra”, gioco antichissimo, si lega nell’immaginario comune subito alla Sardegna ma affonda le radici nell’Antico Egitto e nell’epoca romana (allora si chiamava Micatio). Anche Manzoni ne parla ne I Promessi Sposi.

Proibito nei luoghi pubblici dal 1931 perché considerato gioco d’azzardo, oggi è tollerato e persino organizzato in tornei da appassionati.

Il gioco è un vero spettacolo: due (o due coppie) indovinano simultaneamente la somma delle dita mostrate, gridando “Murra!” se la somma è dieci. Il ritmo è frenetico, quasi musicale, e spesso serve un arbitro per decidere le contestazioni. Vince chi arriva prima a sedici, ma la rivincita è quasi obbligatoria.

Velocità, strategia e qualche discussione accesa: sa Murra è semplice da imparare, impossibile da ignorare.