Lo sapevate? Da dove deriva il nome “Ulassai”?

Ulassai è senza dubbio uno dei paesi più belli e affascinanti della Sardegna. Sapete da dove deriva il suo nome?
Lo sapevate? Da dove deriva il nome “Ulassai”?
Ulassai è senza dubbio uno dei paesi più belli e affascinanti della Sardegna. Sapete da dove deriva il suo nome?
Ulassai, incastonato nel cuore dell’Ogliastra, si presenta come un gioiello naturale e storico della Sardegna, con i suoi circa 1.500 abitanti e un territorio ricco di meraviglie paesaggistiche e archeologiche. Situato a un’altitudine media di 700 metri sul livello del mare, Ulassai si trova a circa 85 km da Nuoro e 120 km da Cagliari, in una posizione privilegiata tra la montagna e il mare. A soli venti chilometri dalla costa centro-orientale dell’isola, il paese si affaccia su un panorama mozzafiato che unisce la maestosità delle formazioni calcaree ai suggestivi scorci mediterranei.
Con un’estensione territoriale di 13.000 ettari, Ulassai si colloca al settimo posto fra i paesi dell’Ogliastra per ampiezza, e il suo territorio si sviluppa in lunghezza, quasi a richiamare la forma di una grande falce. Confina con i territori di Osini, Gairo, Jerzu, Tertenia, Villaputzu, Perdasdefogu, Esterzili, Seui e Ussassai, ospitando ambienti incontaminati che raccontano storie antiche e un legame profondo con la natura.
Uno degli aspetti più affascinanti di Ulassai è l’origine del suo nome, che affonda le radici in epoche remote. Il toponimo comparve per la prima volta in un documento ufficiale l’8 marzo 1217 con la denominazione “Ulaççai”. Le ipotesi sull’etimologia sono diverse, ma una delle più accreditate collega il nome alla fusione tra il latino “Gula”, che significa “gola”, e il termine sardo “Assa”, che indica una rupe. Da questa unione nasce “Gula-Assa”, che nel parlato si sarebbe trasformato in “Ulassa”, fino a giungere alla forma attuale “Ulassai”. Questo suggerisce un forte legame tra il paese e il suo territorio, che si sviluppa tra gole profonde e imponenti pareti rocciose, quasi a proteggere il borgo con le sue imponenti conformazioni naturali.
La presenza dell’uomo a Ulassai è testimoniata fin dal terzo millennio a.C., come attestano i numerosi siti archeologici disseminati sul territorio. Domus de Janas, dolmen e tombe dei giganti raccontano di antiche civiltà che qui trovarono dimora, mentre i nuraghi, risalenti al secondo e primo millennio a.C., dominano il paesaggio con la loro imponenza. Tra questi spicca il nuraghe S’Ulimu, che sovrasta un’ampia porzione del Taccu meridionale. Altri nuraghi di notevole interesse sono Sedd’e Pauli, Seroni, Cabras, Lessèi e Seni. Nella zona di Neuletta si trovano i nuraghi Pranu e Nuragheddu, quest’ultimo straordinariamente ben conservato e caratterizzato da tre grandi nicchie che circondano una camera centrale di mirabile linearità.
Con il crollo dell’Impero Romano, Ulassai conobbe, come il resto del mondo occidentale, il sistema latifondistico, caratterizzato da grandi proprietà feudali. Tuttavia, un elemento distintivo della comunità locale fu l’importanza data all’uso comune delle terre, un principio che si radicò profondamente, soprattutto nell’area di Pardu. Qui, per secoli, gli abitanti hanno sfruttato in modo collettivo le risorse naturali, mantenendo un forte spirito comunitario.
Ma Ulassai non è solo storia: è un vero e proprio paradiso naturale. Definito “paese della roccia”, il suo paesaggio è dominato da massicci calcarei imponenti, boschi rigogliosi, corsi d’acqua cristallini e spettacolari cascate. Le montagne che lo circondano, costituite da scisti e graniti paleozoici ricoperti da stratificazioni sedimentarie, sono state modellate nei millenni dagli agenti atmosferici e dalle acque, dando vita a forme suggestive e inconfondibili. Sui tacchi calcarei si estendono foreste di lecci, querce, agrifogli e macchia mediterranea, mentre le pareti rocciose, che raggiungono altezze vertiginose, sono ricoperte da una vegetazione rigogliosa che ne esalta la bellezza. Un esempio straordinario è il Tacco Tisiddu, le cui pareti, alte fino a 100 metri, attirano appassionati di free climbing da tutto il mondo.
Tra le meraviglie naturali di Ulassai, la grotta di Su Marmuri occupa un posto d’onore. Questo spettacolare sistema ipogeo, oggi noto a livello nazionale, rimase quasi completamente inesplorato fino al 1840. Con i suoi 1000 metri di sviluppo, Su Marmuri è una delle grotte più estese e affascinanti della Sardegna. Ma il fascino di Ulassai non si esaurisce qui. Lungo la strada che conduce alle grotte si incontra la cascata di Lecorci, uno spettacolo naturale unico, visibile soprattutto dopo abbondanti piogge, quando le acque raccolte nel massiccio calcareo sgorgano con impeto dalla base della roccia. Ancora più maestosa è la cascata di Lequarci, che si forma nei pressi della località di Santa Barbara e riversa le acque del Tacco di Ulassai con un salto impressionante di circa 80 metri e una larghezza che può raggiungere i 70 metri. Dopo la caduta, le sue acque si uniscono a quelle della cascata di Lecorci, creando un sistema idrico spettacolare che si disperde dolcemente nel territorio sottostante.
Ulassai è un luogo che affascina per la sua storia, la sua natura incontaminata e la sua capacità di offrire esperienze uniche a chiunque vi si avventuri. Ogni angolo del paese racconta un frammento del suo passato millenario, mentre le sue montagne, le sue cascate e le sue grotte continuano a incantare visitatori e studiosi, rendendolo una delle perle più suggestive della Sardegna.

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