Tracce lasciate su uno scoglio migliaia di anni fa: dove ci troviamo?

Le figure rappresentate mostrano chiaramente un uomo e una donna, sovrastati da un disco, forse il sole, una divinità o un simbolo di unione tra i sessi. Scopriamo insieme di che si tratta
Lungo la costa orientale della Sardegna, non lontano da Arbatax e Tortolì, si estende il Lido di Orrì, una spiaggia rinomata per la sua sabbia soffice e l’acqua incredibilmente trasparente.
Ma c’è un dettaglio che rende questo luogo ancora più speciale: un’antica traccia lasciata dall’uomo migliaia di anni fa, risalente all’Eneolitico, l’epoca di transizione tra il Neolitico e l’Età del Bronzo (circa 3000-2000 a.C.).
Di cosa si tratta?
Su una roccia affiorante dalle acque cristalline sono incisi enigmatici petroglifi, scoperti nel 1986 e da allora oggetto di studio. Le figure rappresentate mostrano chiaramente un uomo e una donna, sovrastati da un disco, forse il sole, una divinità o un simbolo di unione tra i sessi. Il tratto stilizzato suggerisce che l’incisione possa avere un significato rituale o propiziatorio.
L’immagine femminile appare slanciata, seppur con linee più spigolose rispetto a quella maschile; gambe e braccia sono rese con una U capovolta, mentre i seni sono ben evidenti. L’uomo, invece, è raffigurato con le braccia orizzontali, le gambe divaricate e un dettaglio distintivo: il membro virile allineato al torso, forse simbolo di fertilità.
Un aspetto curioso è la posizione stessa dei petroglifi: si trovano proprio in riva al mare, un fatto insolito per questo tipo di incisioni. Inoltre, mentre nei dintorni sono state rinvenute principalmente figure maschili, qui è raffigurata una coppia, un caso raro e significativo. Il buono stato di conservazione, nonostante il passare dei millenni, suggerisce che il livello del mare fosse molto più basso all’epoca in cui furono incisi.

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