A Samugheo sfila A Maimone, il Carnevale antico tradizionale: in migliaia ad assistere allo spettacolo

Il grande carnevale abita a Samugheo. Lo racconta una storia che affonda le proprie radici in un patrimonio tradizionale tra i più ricchi e variegati della Sardegna. Lo dice un presente roseo che ha in A Maimone il suo evento
Il grande carnevale abita a Samugheo. Lo racconta una storia che affonda le proprie radici in un patrimonio tradizionale tra i più ricchi e variegati della Sardegna. Lo dice un presente roseo che ha in A Maimone il suo evento principe. Nel pomeriggio di domenica 16 febbraio è andata in scena la 28.esima edizione di uno dei carnevali tradizionali più longevi dell’Isola.

Il rito dei Mamutzones di Samugheo durante la 28.esima edizione di A Maimone
Dal 1995 ad oggi, A Maimone di passi ne ha fatti tanti: da manifestazione locale ad evento di livello regionale in grado di attirare visitatori anche oltremare. Un momento in cui la comunità samughese dà il meglio di sé dal punto di vista dell’organizzazione e dell’accoglienza: poco meno di tremila anime che si mobilitano e sfoggiano i loro prodotti, dall’artigianato all’agroalimentare alla tradizione vitivinicola.
Ad aprire la sfilata dei gruppi mascherati sono stati i Mamutzoneddos, nel segno del futuro. Saranno loro i protagonisti di domani, mentre al gruppo dei Mamutzones è spettato l’onore di chiudere la manifestazione tra i colori del tramonto. Un’esibizione suggestiva, carica di significato ed emozioni. In mezzo le figure del carnevale antico barbaricino, Boes e Merdules da Ottana, Sos Thurpos da Orotelli, Su Bundu da Orani, Sas Mascheras Limpias da Fonni, Sos Tumbarinos da Gavoi, Su Turcu di Ollolai, Sos Intintos, Sos Maimones e Sos Murronarzos da Olzai, Is Sonaggiaos e s’Urtzu da Ortueri, oltre alle altre maschere della tradizione samughese, Su Tragacorgios e Su Carru ‘e Minchileo.

Migliaia di persone hanno preso d’assalto le vie centrali di Samugheo per il carnevale antico
Ha partecipato per la prima volta ad A Maimone anche la maschera del Pust di Rodda, una figura del carnevale tradizionale friulano, proveniente da Pulfero (Udine). Il Pust di Rodda simboleggia il risveglio della terra dopo il lungo sonno invernale. Un rito molto sentito e altrettanto spettacolare che per la prima volta è stato proposto a Samugheo nell’ambito di uno scambio culturale che vedrà l’Associazione Culturale Mamutzones partecipare il prossimo 22 febbraio alla rassegna friulana.
“Ringrazio l’Associazione Culturale Mamutzones per come abbia agito in maniera sinergica con l’amministrazione per la riuscita di A Maimone”, ha dichiarato il Sindaco di Samugheo Basilio Patta. – “A Maimone rappresenta la cultura ancestrale della comunità samughese, non una mera sfilata di maschere ma un evento che richiama rafforza valori identitari della nostra cultura. Esprimo il mio plauso per questa associazione che con pochi mezzi e tanti sacrifici si pone questo obiettivo”.
Soddisfatti gli organizzatori dell’Associazione Culturale Mamutzones de Samugheo. “Ai mesi di duro lavoro è seguita una giornata come questa, che ci gratifica appieno e ci dà ulteriori motivazioni per scrivere il futuro del nostro evento. Da domani, il nostro pensiero va all’edizione dell’anno prossimo, quella del trentennale. Anno dopo anno stiamo cercando di implementare nuove soluzioni per migliorare l’esperienza degli spettatori. Ringrazio a nome dell’Associazione che ho l’onore di presiedere le istituzioni per il supporto, le persone che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione e la comunità di Samugheo che ha risposto in maniera impeccabile dando prova di accoglienza e capacità organizzative”, ha dichiarato il Presidente Igor Saderi.
Il programma di A Maimone è iniziato al mattino presso il MURATS – Museo Unico dell’Arte Tessile Sarda con il convegno dal titolo “Su Connotu e su tempus benidore. Quale futuro per tradizioni e lingue di Sardegna nella modernità”. Numerose le autorità politiche presenti: il Commissario Straordinario della Provincia di Oristano Battista Ghisu, il Sindaco di Samugheo Basilio Patta, i consiglieri regionali Emanuele Cera, Antonio Solinas, Salvatore Cau e Alessandro Solinas.
Tre i relatori: Simone Pisano, docente di Dialettologia e Linguistica del Contatto dell’Università per Stranieri di Siena, Franciscu Sedda, docente di Semiotica Culturale dell’Università degli Studi di Cagliari oltre che esperto di questioni autonomistiche presso la Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, e Simona Scioni, giornalista e divulgatrice.
A Maimone è un evento patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Samugheo, dalla Fondazione di Sardegna e dall’Unione dei Comuni del Barigadu.

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