Il Sindaco di Tortolì ha ufficialmente accertato il possesso della cittadinanza italiana ab origine per Brenda Ferreira Custodio, nata a Guaxupé, Brasile, il 12 giugno 1998 e residente da tempo nella nostra città.

Brenda ha ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana grazie al principio della iure sanguinis, ossia per discendenza diretta da un avo italiano, un legame che si tramanda di generazione in generazione senza interruzione. Questo riconoscimento segna un passo importante che sancisce ufficialmente il suo appartenenza alla nostra comunità.

Brenda, che da anni risiede a Tortolì, è una figura attivamente coinvolta nel panorama professionale locale, lavorando come social media manager.

L’Amministrazione Comunale di Tortolì esprime il proprio caloroso benvenuto a Brenda, augurandole un futuro ricco di soddisfazioni sia sul piano personale che professionale. Con l’ottenimento della cittadinanza italiana, Brenda consolida ulteriormente il suo legame con la città e con la comunità tortoliese, unendo culture diverse e arricchendo il nostro territorio con la sua esperienza e il suo talento.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.