Anche la Sardegna ha avuto i suoi Romeo e Giulietta: ecco da quale paesino arriva questa incredibile storia

Come in una versione locale e tragica di Romeo e Giulietta, la storia di Susanna Depau e del suo amore proibito con un giovane Lorrai riecheggia ancora oggi come monito contro le faide familiari. Ecco da dove arriva questa appassionante storia
A Gairo Sant’Elena, si trova una conca conosciuta con il nome di “Sa Fogi ‘e Susanna” (La Conca di Susanna). Questo luogo non è solo una meraviglia naturale, ma anche un teatro di una storia che intreccia amore, vendetta e l’inflessibile codice d’onore che dominava la società sarda tra il Settecento e l’Ottocento.
Come in una versione locale e tragica di Romeo e Giulietta, la storia di Susanna Depau e del suo amore proibito con un giovane Lorrai riecheggia ancora oggi come monito contro le faide familiari e l’ossessione per l’onore.
Nel cuore pulsante di una Sardegna profondamente legata alle sue tradizioni, l’amore tra Susanna Depau e il giovane appartenente alla famiglia Lorrai rappresentava un affronto. Le due famiglie, nemiche da generazioni, si guardavano con sospetto e rancore. Ma l’amore non conosce barriere, e Susanna, con il cuore colmo di speranza, si lasciò guidare dal sentimento verso il giovane Lorrai.
Da questa unione segreta nacque una nuova vita, un bambino che avrebbe potuto essere simbolo di riconciliazione tra le due famiglie. Ma in un’epoca in cui l’onore era un valore assoluto, questo amore divenne invece una minaccia. Quando Susanna confidò la sua gravidanza alla sorella Peppa, sperando di trovare comprensione, il suo segreto divenne il preludio di una tragedia.
Per Peppa e il resto della famiglia Depau, la notizia non fu accolta come un lieto evento, ma come una vergogna che avrebbe infangato il nome dei Depau. Da quel momento, la famiglia si organizzò per mettere a tacere quella “disgrazia”. Il piano fu ordito con fredda determinazione: liberarsi sia della sorella che del bambino che portava in grembo.
Il giorno del tragico epilogo arrivò quando Peppa invitò Susanna a raccogliere legna all’altezza della Valle Nera, un luogo remoto e sinistro. Con l’inganno, Peppa condusse Susanna vicino a uno strapiombo dove si trovava la conca profonda. Lì, in un atto di tradimento tanto crudele quanto definitivo, spinse la sorella giù nell’abisso, lasciandola alla mercé delle acque scure del Rio Sarcerei.
La morte di Susanna non rimase un segreto a lungo. Il giovane Lorrai, devastato dalla perdita della sua amata, non esitò a cercare giustizia con le sue stesse mani. Si recò al pozzo del paese, aspettando l’arrivo di Peppa. Quando finalmente la vide, non si curò né della folla né delle conseguenze: la uccise pubblicamente, consumando così un atto di vendetta che segnò la fine tragica di questa vicenda.
Da allora, la conca in cui Susanna trovò la morte porta il suo nome: “Sa Fogi ‘e Susanna”. Questo luogo è diventato il simbolo di una storia che racconta non solo la brutalità di un’epoca dominata dall’onore, ma anche l’inutilità delle faide e delle vendette.
Oggi, la tragica vicenda di Susanna e del giovane Lorrai continua a essere tramandata oralmente nelle comunità sarde, come un racconto capace di evocare emozioni forti e riflessioni profonde. È una storia che parla di amore e odio, di speranza e tradimento, e che ricorda quanto alto fosse il prezzo dell’onore in un tempo in cui l’apparenza contava più della vita stessa.
Così, nella memoria collettiva, Susanna e il giovane Lorrai restano i Romeo e Giulietta della Sardegna, uniti da un amore che nemmeno la morte è riuscita a cancellare.

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