In Sardegna c’è uno dei tre parchi paleobotanici esistenti al mondo, con foreste pietrificate. Dove siamo?

Il colpo d’occhio è incredibile: sembrano delle vere e proprie sculture naturali. Infatti la zona si è meritata l’appellativo di “parco paleobotanico”.
Non tutti sanno che nella nostra Isola si trova una foresta di alberi pietrificati di epoca preistorica. Si trova lungo la valle del Riu Altana, non lontano da Sassari.
Qui trovano i resti della cosiddetta Foresta Pietrificata di Iscia (Perfugas) e di Carruca (Martis). Questi importanti reperti fossili sono di grosse dimensioni, alcuni forati al centro, altri invece si sono completamente mineralizzati nel corso del tempo. Tutte le parti di legno degli alberi si sono trasformate, nei secoli, in roccia.
Il colpo d’occhio è incredibile: sembrano delle vere e proprie sculture naturali. Infatti la zona si è meritata l’appellativo di “parco paleobotanico”.
Ma come è nata la foresta pietrificata? Lo spiegano bene gli esperti nel sito del comune di Martis, a cura di Luciano Trebini della Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro Settore Geopaleontologico: “L’origine di questi monumenti naturali a forma d’albero è legata a fenomeni di trasformazione consumatisi diversi milioni d’anni fa in uno scenario fantastico di laghi, foreste e vulcani che, come in un grandioso laboratorio d’alchimia, ad un certo punto cominciarono ad interferire tra loro, concorrendo a produrre le magie della metamorfosi degli antichi vegetali in antenati di pietra. L’esistenza di un antico lago, circondato da un paesaggio assai dissimile da quello attuale e immerso in un clima anch’esso diverso, popolato da un gran numero di piante e animali progenitori delle faune e delle flore attuali, è, infatti, certificata proprio dall’abbondanza di questi fossili vegetali e dagli strati rocciosi nei quali si annidano”.

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