La Regione approva la riorganizzazione scolastica: accorpate solo due autonomie ( e non nove)

Solo due autonomie scolastiche su nove saranno unite, un risultato ben lontano dalle richieste iniziali del Governo, che prevedevano l'accorpamento di tutte le nove autonomie.
Con la delibera n. 4/32 del 22 gennaio 2025, la Giunta regionale ha approvato la nuova riorganizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2025/2026, riuscendo a ridurre al minimo gli accorpamenti. Solo due autonomie scolastiche su nove saranno unite, un risultato ben lontano dalle richieste iniziali del Governo, che prevedevano l’accorpamento di tutte le nove autonomie.
L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Ilaria Portas, ha definito l’esito una vera vittoria per l’Isola. “Abbiamo difeso con determinazione la nostra rete scolastica, basandoci sui dati reali degli studenti e non sulle stime del Ministero”, ha dichiarato l’assessore, sottolineando l’importanza di aver garantito la continuità del servizio scolastico in numerose comunità.
La Regione aveva già avviato a dicembre una proposta di riorganizzazione che riduceva gli accorpamenti da nove a sei, salvaguardando sette autonomie, incluse le due di Tortolì. Questo approccio, fondato su un’attenta analisi della distribuzione reale degli studenti, ha permesso di raggiungere un equilibrio tra le esigenze del territorio e i vincoli imposti dal Governo.
A Tortolì, in particolare, il risultato ha destato grande soddisfazione tra i rappresentanti istituzionali. Il Sindaco Marcello Ladu ha dichiarato: “Esprimo soddisfazione per l’epilogo positivo della vicenda sulle autonomie scolastiche. Tortolì manterrà tutti i servizi esistenti, che saranno ulteriormente potenziati. È stato un lavoro di squadra che ha coinvolto istituzioni regionali e locali, in particolare l’assessore Ilaria Portas, la presidente della II commissione On. Camilla Soru e il consigliere On. Salvatore Corrias”.
L’impegno della Regione e la sinergia con i comuni interessati hanno garantito il mantenimento di un’offerta formativa adeguata e capillare. L’assessore Irene Murru, parte attiva nel processo, ha evidenziato come la tutela del diritto allo studio sia stata al centro delle trattative.
Con questa delibera, la Sardegna conferma la sua volontà di difendere le peculiarità territoriali, evitando accorpamenti indiscriminati che avrebbero potuto penalizzare studenti e famiglie. La riorganizzazione approvata rappresenta un modello di come il dialogo tra istituzioni possa produrre soluzioni equilibrate e rispettose delle esigenze delle comunità locali.

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