L’ultimo lavoro di Oliviero Toscani: gli scatti ai centenari sardi con l’amico Pietro Mereu

Un omaggio ai custodi della longevità sarda e a un grande fotografo che oggi ci ha lasciato
L’arte fotografica di Oliviero Toscani ha incontrato l’immortalità terrena nel suo ultimo straordinario progetto, realizzato nel 2022. Invitato dal regista Pietro Mereu, fondatore del primo Festival della Longevità al mondo, il celebre fotografo ha viaggiato attraverso i paesi simbolo della longevità in Sardegna. In quei luoghi carichi di storia e tradizione, Toscani ha realizzato 36 ritratti emozionanti, dando volto e dignità a una generazione straordinaria.
Il progetto ha portato Toscani in alcuni dei centri più noti per la straordinaria presenza di ultracentenari: Perdasdefogu, che detiene il record mondiale per il numero di centenari, ma anche Villagrande, Arzana, Talana, Baunei, Urzulei, Ulassai e Oliena. Qui, il fotografo ha catturato l’essenza di queste persone longeve, esaltando le loro rughe, i loro sorrisi e i loro sguardi vissuti su un semplice sfondo bianco.
“Ruvidi, veri, emotivi,” così sono stati definiti i ritratti di Toscani, che raccontano non solo la longevità, ma la forza e la resilienza di vite vissute intensamente.

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Tra i protagonisti degli scatti, Antonio Brundu, vicino ai 105 anni, Bonino Lai, che ne aveva 103, e le sorelle Federica e Concetta Melis, allora 102enni. A loro si aggiungono Maria Brundu, sorella di Antonio, Mario Spanu, Vittorio Lai (conosciuto come Pistola) e Annunziata Stori. Oltre a immortalare i centenari, Toscani ha scelto di essere lui stesso parte del racconto, facendosi fotografare con loro in un gesto di rispetto e celebrazione.
Il settimanale Oggi aveva dedicato un approfondimento a questo progetto nel 2022, pubblicando le foto di Toscani, che sono ora considerate una testimonianza unica di un fenomeno tanto raro quanto affascinante.
Questo lavoro rappresenta l’ultimo capitolo creativo del grande fotografo prima della malattia, lasciando un segno indelebile nella storia della fotografia e nel cuore della Sardegna. Una celebrazione della vita che trascende il tempo e rende omaggio a una terra dove la longevità è parte integrante dell’identità culturale.

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