I 3 paesi sardi di montagna perfetti da visitare durante l’inverno

Se d'estate la nostra Isola è magica, in inverno è favolosa: ecco 3 tra i paesi di montagna sardi perfetti da visitare durante l'inverno.
Alla scoperta dei paesi della Sardegna, quelli perfetti da visitare durante l’inverno. Dominano naturalmente i borghi in provincia di Nuoro, dove si trovano alcune delle montagne più alte dell’Isola. Scopriamoli insieme.
Cominciamo col più alto, Fonni, a ben 1000 metri sul livello del mare. Arrivare a Fonni la sera, con tutte le luci accese, magari con la neve, vi farà vivere sensazioni particolari. Il borgo più elevato della Sardegna è un piccolo presepe, incastonato tra monti e boschi.

Foto Visit Fonni
Un luogo della semplicità, dove tradizioni e cultura ben si amalgamano con il turismo. In particolare in inverno. Fonni, infatti, ospita gli unici impianti sciistici di risalita isolani. Le cime più elevate superano i 1800 metri, un’altitudine sufficiente a garantire la presenza di neve da dicembre a primavera.

Fonni, foto Wikipedia
Fonni è un’ottima base di partenza per fare emozionanti escursioni nel Gennargentu durante le quali si possono ammirare numerose varietà di specie vegetali e faunistiche. Da visitare la seicentesca chiesa francescana della Madonna dei Martiri (magnifico esempio di barocco). I festeggiamenti si svolgono a giugno per il ritorno dei pastori dalla transumanza. Fonni è conosciuta anche per i suoi murales. I visitatori possono ammirarli seguendo un percorso che si snoda per le vie del paesi.

Foto Visit Fonni
Continuiamo con il secondo paese più alto dell’Isola, Ollolai, a 920 metri sul livello del mare. Secondo la leggenda, Ollolai sarebbe stata residenza di Ospitone, dux dei barbaricini, così riconosciuto in una lettera ufficiale (594 d.C.) da papa Gregorio magno che gli chiedeva aiuto per incoraggiare il suo popolo alla conversione. All’indole ribelle degli antenati ollolaesi si riferirebbe il toponimo, derivante forse dall’attico alalè, grido di guerra delle tribù della zona prima della battaglia.

Ollolai, foto Proloco
L’asfodelo, che colora le campagne vicine, è materia prima per l’arte d’intreccio. Bellissimi i cestini realizzati dalle abili mani delle donne ollolaesi nella mostra de s’iscrarionzu. Famosi gli incontri di un’arcaica lotta, s’istrumpa, forse di origine nuragica. da visitare le case in granito con portali in pietra scura, disposte intorno alla parrocchiale di san Michele arcangelo, un tempo gotico-aragonese, poi più volte rimaneggiata. Custodisce alcuni dipinti di Carmelo Floris, che ritrasse le donne ollolaesi negli splendidi abiti tradizionali.

Ollolai, la lavorazione dell’Asfodelo. foto Proloco Ollolai
L’abitato, immerso nel verde di macchia mediterranea, querce, tassi e lecci secolari, è circondato da numerose sorgenti, davanti al monte Santu Basili. In cima sorge la chiesa di san Basilio magno, costruita in età bizantina e rifatta nel XX secolo. I conci di trachite dell’impianto originale furono riusati per le cumbessias, alloggi per pellegrini che circondano l’edificio.

Ollolai, giovani “gherradores de s’istrumpa” e sullo sfondo Ollolai. Foto Massimo Locci
Concludiamo con Tonara, a 900 metri sul livello del mare. Si tratta del borgo dei torronai, degli artigiani del legno, tra i monti del Gennargentu, nel centro della Sardegna.

Tonara, fonte del centro storico nel rione Taliseri. Foto Comune di Tonara
Tonara è uno dei paesi più ‘verdi’ della Sardegna. Attorno una lussureggiante distesa boschiva con castagni millenari, noccioli e noci. Famosa la sagra del torrone, nata nel 1979, che si svolge ogni anno il giorno di Pasquetta, con contorno di spettacoli folk.

Tonara, foto Sardegna Turismo
Affiancato alla festa, c’è il Campanaccio d’oro, una sfida tra gli artigiani tonaresi nella creazione di campanacci per il bestiame (sonaggias e pittiolos). Rinomati i tappeti e gli arazzi per la lavorazione del legno, in particolare il castagno, simbolo locale.

Tonara, lavorazione del torrone. Foto Sardegna Turismo

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