“Sei volata tra le braccia della tua bambina”: oggi a Tortolì l’ultimo saluto a Silvia Piu

Centinaia di persone, tra amici, familiari e semplici concittadini, si sono strette attorno al marito Bruno Pilia e al figlio Gianluca in un momento di dolore che ha segnato profondamente la comunità.
Una folla composta e addolorata ha riempito oggi la Cattedrale di Sant’Andrea a Tortolì per dare l’ultimo saluto a Silvia Piu, mancata improvvisamente a 47 anni. Centinaia di persone, tra amici, familiari e semplici concittadini, si sono strette attorno al marito Bruno Pilia e al figlio Gianluca in un momento di dolore che ha segnato profondamente la comunità.
Il funerale, celebrato in un’atmosfera di commozione e raccoglimento da Don Piero Crobeddu, è stato un tributo alla vita di Silvia, spezzata troppo presto, pochi mesi dopo la tragedia che aveva già colpito la sua famiglia: la morte della figlia Anna Laura, la piccola velista di 10 anni scomparsa ad agosto mentre si allenava sul suo optimist nelle acque di Arbatax.
La cattedrale, adornata di fiori bianchi in segno di purezza e rispetto, è stata teatro di preghiere silenziose e lacrime. Il parroco, durante l’omelia, ha voluto sottolineare la forza di Silvia nel sostenere la famiglia nonostante la perdita devastante della figlia, una ferita che aveva segnato ogni giorno della sua vita negli ultimi mesi.
“Silvia ha affrontato un dolore che nessuno dovrebbe mai vivere”, ha detto il sacerdote. “Oggi affidiamo lei e Anna Laura nelle mani del Signore, con la speranza che possano ritrovarsi e vegliare sulla loro famiglia.”
I canti liturgici, eseguiti con delicatezza dal coro parrocchiale, hanno accompagnato la celebrazione, trasformando il dolore collettivo in un momento di spiritualità e ricordo.
Tortolì si è fermata per rendere omaggio a Silvia. Il Comune ha annullato tutte le manifestazioni pubbliche previste per l’Epifania, e anche le parrocchie hanno sospeso tombolate e festicciole in segno di rispetto.
Silvia Piu non era solo una madre, una moglie e una lavoratrice apprezzata presso il poliambulatorio Asl di Tortolì: era un simbolo di resilienza per una comunità che cinque mesi fa aveva condiviso il dolore per la perdita di Anna Laura. La sua morte lascia un vuoto incolmabile, ma anche un ricordo indelebile nella memoria di chi l’ha conosciuta.
La città di Tortolì, in silenzio e con il cuore spezzato, si è stretta ancora una volta attorno alla famiglia Pilia, consapevole che nessun gesto potrà lenire davvero il dolore di questa tragedia. Ma il calore di una comunità unita può essere un piccolo conforto in questo momento di immenso smarrimento.

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