È del sassarese Gabriele Tola il primo cuore trapiantato in Italia nel 2025

Il cuore di Gabriele, il birraio sassarese amato da tutti morto pochi giorni fa, continuerà a battere, simbolo di vita e speranza per il futuro.
L’inizio del nuovo anno ha portato con sé una storia di grande umanità e progresso medico. È stato eseguito ieri, al Policlinico di Bari, il primo trapianto di cuore in Italia del 2025. L’operazione, un traguardo importante per la medicina italiana, è stata possibile grazie al gesto generoso di Gabriele Tola, un uomo di 40 anni originario di Sassari, la cui scomparsa ha acceso una nuova speranza di vita per altre persone.
Gabriele Tola, conosciuto a Sassari per la sua attività nella birreria Bno e per il suo impegno negli ambienti sportivi locali, ha lasciato un’eredità preziosa. Nonostante la tragedia della sua improvvisa scomparsa, la sua decisione di donare gli organi ha trasformato il dolore in un’opportunità di rinascita per altri.
Oltre al cuore, che ha salvato la vita di un uomo di 68 anni affetto da una grave insufficienza cardiaca, Gabriele ha donato anche il fegato, i reni e i polmoni, offrendo una seconda possibilità a molte altre persone.
Il ricevente, un uomo di 68 anni di Bari, combatteva da anni contro una cardiopatia infartuale evoluta in dilatazione ipocinetica refrattaria ai trattamenti convenzionali. Iscritto in lista d’attesa a luglio 2024, la sua unica speranza di sopravvivenza era un trapianto di cuore.
La macchina organizzativa del Centro regionale trapianti si è mossa rapidamente. Il cuore è stato prelevato in Sardegna dall’équipe cardiochirurgica diretta da Tomaso Bottio e trasportato a Bari con un volo sanitario. Nel pomeriggio del 1 gennaio, il cuore ha trovato nuova vita nel corpo del paziente, che ora si trova in terapia intensiva per il decorso post-operatorio.
Il cuore di Gabriele continua a battere, simbolo di vita e speranza per il futuro.

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