Lo sapevate? Nel 1997 per Rocce Rosse David Bowie arrivò ad Arbatax in elicottero

L'11 luglio del 1997 il Duca Bianco arrivò in Ogliastra in elicottero. Il clima non era dei migliori nell'Isola per il rapimento di Silvia Melis.
Lo sapevate? Nel 1997 per Rocce Rosse David Bowie arrivò ad Arbatax in elicottero.
L’11 luglio del 1997 il Duca Bianco arrivò in Ogliastra in elicottero. Il clima non era dei migliori nell’Isola per il rapimento di Silvia Melis.
L’11 luglio 1997 rimarrà per sempre impresso nella memoria collettiva dell’Ogliastra come il giorno in cui le stelle toccarono terra. In un’epoca in cui la Sardegna viveva momenti di tensione a causa del rapimento dell’imprenditrice Silvia Melis, il cielo sopra Arbatax si aprì per far discendere, come un alieno dai suoi mondi lontani, David Bowie. Il Duca Bianco, icona indiscussa del rock, scelse di arrivare in elicottero, aggiungendo un tocco di spettacolarità celestiale a un evento già di per sé straordinario. Il Rocce Rosse and Blues Festival di quell’anno si presentava come un pantheon terreno della musica, con nomi del calibro di Eric Clapton, BB King, James Brown e Wilson Pickett.

Il biglietto del concerto
Ma era Bowie la vera cometa che tutti attendevano di vedere brillare nel firmamento ogliastrino. Vestito interamente di bianco, con la sua inseparabile chitarra a tracolla, Bowie apparve sul palco come una visione eterea, quasi una materializzazione delle rocce rosse che davano il nome al luogo. Il concerto, sebbene non particolarmente lungo, si rivelò un’esperienza trascendentale per i cinquemila fortunati spettatori presenti. La scaletta, un viaggio attraverso il cosmo musicale di Bowie, spaziava dai classici intramontabili come “The Jean Genie” e “Fame”, a brani più recenti dell’album “Earthling”, mescolando sapientemente il suo passato glorioso con un presente in continua evoluzione. Non mancarono omaggi agli amici e colleghi, con cover dei Velvet Underground e dei Queen che dimostrarono ancora una volta la versatilità e il rispetto di Bowie per la storia del rock. Momenti di pura magia si susseguirono: l’ipnotica “O Superman” di Laurie Anderson, l’elettrizzante “Under Pressure” dei Queen, fino alla conclusione con “Strangers When We Meet”, lasciando il pubblico in uno stato di estasi musicale. Quella notte di luglio, sotto le stelle della Sardegna, Bowie non si limitò a esibirsi; creò un ponte tra mondi, tra il suo universo artistico e la terra selvaggia e misteriosa dell’Ogliastra. Fu un incontro unico, destinato purtroppo a rimanere tale. Nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata l’unica apparizione di Bowie in Sardegna, un’isola che con le sue atmosfere magiche e primordiali sembrava fatta apposta per ospitare il genio mutevole del Duca Bianco. Il concerto di Arbatax rimane un momento cristallizzato nel tempo, un ricordo prezioso non solo per chi era presente, ma per tutti gli amanti della musica.

Il concerto di David Bowie per Rocce Rosse
Rappresenta l’essenza stessa di ciò che Bowie era: un artista capace di trascendere i confini, di unire culture e generazioni, di trasformare un semplice concerto in un’esperienza quasi mistica. L’immagine di Bowie che scende dall’elicottero, come un moderno messia della musica, rimane impressa nell’immaginario collettivo, simbolo di un’epoca in cui la musica aveva ancora il potere di sospendere il tempo e di far dimenticare, anche solo per una notte, le preoccupazioni del mondo reale. Quel concerto fu molto più di una semplice esibizione musicale; fu un momento in cui l’arte trascese la realtà, in cui la magia della musica si fuse con la bellezza selvaggia della Sardegna, creando un ricordo indelebile che continua a vivere, come una leggenda, nei racconti di chi c’era e nell’immaginazione di chi avrebbe voluto esserci. L’11 luglio 1997, per una notte, Arbatax divenne il centro dell’universo musicale, e David Bowie il suo astro più luminoso.
(Foto Facebook pagina dei fan David Bowie – Stargirl, con scatti di Franco Vinci).

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