Cortes Apertas rinviate a gennaio: Fonni si ferma per lutto dopo la morte dei quattro giovani concittadini

La sindaca Daniela Falconi ha condiviso la decisione attraverso una nota: "Quando una comunità è scossa e triste ha un solo modo per ritrovarsi: provare a far sentire la propria vicinanza alle famiglie colpite con una partecipazione silenziosa al lutto di un'intera comunità", si legge nella dichiarazione.
La comunità di Fonni, nel Nuorese, ha deciso di rinviare la tappa di Autunno in Barbagia, originariamente prevista per il 7 e 8 dicembre, a fine gennaio 2025. Questa scelta è stata presa dall’amministrazione comunale e dalle associazioni del paese come segno di rispetto e solidarietà, dopo le recenti tragedie che hanno colpito profondamente il paese.
Il 30 ottobre scorso, un incidente stradale sulla strada provinciale 69 ha causato la morte di quattro giovani: Michele Coinu, Lorenzo Figus, Marco Innocenti e Michele Soddu. Pochi giorni dopo, la comunità è stata ulteriormente scossa dalla perdita dell’imprenditore Mauro Falconi a San Teodoro. Questi eventi hanno lasciato il paese in lutto, suscitando la necessità di fermarsi e riflettere.
La sindaca Daniela Falconi ha condiviso la decisione attraverso una nota pubblicata su Facebook, sottoscritta dal consiglio comunale, dalle associazioni e dai cittadini. “Quando una comunità è scossa e triste ha un solo modo per ritrovarsi: provare a far sentire la propria vicinanza alle famiglie colpite con una partecipazione silenziosa al lutto di un’intera comunità”, si legge nella dichiarazione.
L’atmosfera di lutto ha reso impossibile organizzare Cortes Apertas con lo stesso entusiasmo e spirito di sempre. La manifestazione, patrimonio culturale del paese e simbolo di tradizioni condivise, richiede un grande impegno organizzativo e coinvolge decine di persone per settimane. La nota sottolinea l’importanza di accogliere i visitatori con un sorriso autentico, cosa che, in queste circostanze, non è possibile garantire.
La comunità di Fonni intende ritrovarsi e mostrarsi al pubblico quando il dolore sarà meno presente, auspicando di farlo a gennaio, in un momento in cui il paese potrà accogliere nuovamente i visitatori con la sua tipica vitalità e calore.

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