Lo sapevate? Perchè il comune di Girasole si chiama così?
Una leggenda, questa che accompagna le origini del nome del Comune di Girasole, che piacerà tanto anche ai bambini
Vi siete mai chiesti perchè il comune di Girasole, in Ogliastra, si chiama così? Fidalma Mameli, nel suo saggio “Ogliastra, paesi e leggende”, racconta che alla base della scelta di questo bel nome ci sia una leggenda, che sicuramente piacerà anche ai bambini.
In una vasta e verdeggiante pianura, vicina al mare e baciata da un clima mite, sorgeva un giardino straordinariamente rigoglioso. Questo angolo di paradiso era popolato da fiori di ogni forma e colore, che inondavano l’aria con il loro profumo e la loro bellezza. In mezzo a quel tripudio di vita e colore, si trovava un piccolo fiore rachitico e dall’aspetto insignificante. Mentre gli altri fiori venivano ammirati e raccolti da chi passeggiava per il giardino, il fiore smunto restava ignorato, solitario e triste.
La sua condizione lo faceva soffrire e, in cuor suo, covava un sentimento di invidia verso gli altri. Ogni giorno vedeva persone fermarsi per raccogliere le rose, i tulipani e i gigli, ornarsi i capelli con i petali delicati o annusare il loro profumo soave. Lui, invece, era disprezzato e deriso dagli altri fiori che lo circondavano. Una mattina, una rosa rossa e vellutata, piena di vanità, si chinò verso di lui e gli disse con tono sprezzante: “Sei uno scherzo della natura! Mi vergogno persino di crescere accanto a te”. Quelle parole ferirono profondamente il piccolo fiore.
Pieno di dolore e desiderio di riscatto, il fiore decise di rivolgere la sua corolla verso il cielo e pregò il Sole, la maestosa palla di fuoco che attraversava il cielo ogni giorno. Sperava che quel potente astro si accorgesse di lui e gli offrisse conforto. Il Sole, colpito dalla sua umiltà e dalla tenera devozione con cui lo guardava, si avvicinò con i suoi raggi caldi e luminosi. Con un abbraccio di luce, il Sole infuse al piccolo fiore una nuova forza. I suoi petali assunsero un colore giallo splendente, lo stelo si irrobustì e crebbe più alto di tutti gli altri fiori del giardino.
Il fiore, che un tempo era oggetto di scherno, ora svettava con una magnifica corolla dorata a raggiera. Gli altri fiori, stupiti dalla sua trasformazione, abbandonarono il loro atteggiamento di superiorità e iniziarono a fargli i complimenti per la sua straordinaria bellezza. Da quel giorno, quel fiore speciale seguì il percorso del Sole dall’alba al tramonto, mostrando la sua gratitudine e ammirazione per chi lo aveva salvato dall’oscurità.
Fu così che gli abitanti del giardino iniziarono a chiamarlo “Girasole”. Il tempo passò e, col tempo, su quella fertile pianura nacque un paese che prese il nome del fiore, un omaggio a quella leggenda che parlava di umiltà, speranza e rinascita.
Il Girasole, simbolo di devozione e resilienza, rimase un emblema di come la bellezza autentica possa nascere anche dalle condizioni più inaspettate, quando si è toccati dalla luce della bontà e dall’amore.
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