Sapete quali sono le fontane più spettacolari della Sardegna e in quali comuni si trovano?

Scopriamo insieme tre fontane bellissime che raccontano la storia della Sardegna ( e non solo)
La Sardegna non è solo una terra di spiagge mozzafiato e natura incontaminata, ma custodisce anche tesori architettonici e monumentali di grande valore storico e culturale. Tra questi, alcune delle sue fontane più belle e affascinanti meritano particolare attenzione, non solo per il loro pregio estetico, ma anche per il loro legame con il passato e le tradizioni dell’isola.
Scopriamo insieme tre fontane che raccontano la storia della Sardegna: la Fontana “Su Grixoni” a Ozieri, la Fontana del Rosello a Sassari e la Fontana Spagnola di Senis.
La Fontana “Su Grixoni” a Ozieri
Nel cuore del Logudoro, a Ozieri, si erge la spettacolare Fontana Su Grixoni, situata nella suggestiva Piazza Satta. Questo monumento, risalente al 1882, fu progettato dall’architetto algherese Giovanni Pietrasanta e finanziato dal nobile ozierese Giuseppe Grixoni Sequi. Su Grixoni è un esempio magnifico di architettura ottocentesca che fonde eleganza e maestosità.
La fontana è caratterizzata da una struttura imponente composta da due ali marmoree che fiancheggiano un corpo centrale vivacizzato da un rivestimento bicromo e colonne lisce. Al centro, spicca un busto del mecenate Grixoni, sovrastato da un fastigio gotico. L’acqua scorre dalle bocche di sei leoni in bronzo e dai musi di due imponenti leoni marmorei, un omaggio alla tradizione cinquecentesca.
Uno degli aspetti più affascinanti di Su Grixoni è che sorge su un’antica fonte voluta dal governatore spagnolo Giovanni di Castelvì nel 1594. Attraverso un piccolo tunnel lungo circa 20 metri, si può ancora raggiungere la sorgente originale, immersa nelle rocce calcaree, che dona un ulteriore tocco di mistero e storia a questo magnifico monumento.

Fontana del Grixoni
La Fontana del Rosello a Sassari
La Fontana del Rosello è uno dei simboli più amati della città di Sassari e uno dei monumenti più unici dell’isola. Situata all’esterno delle antiche mura cittadine, al centro della Valle del Rosello, questa fontana tardo-rinascimentale fu realizzata tra il 1603 e il 1606 da abili artigiani genovesi. La sua bellezza non risiede solo nell’architettura, ma anche nel profondo significato simbolico: le dodici bocche della fontana, conosciute come Cantaros, e le quattro statue raffiguranti le stagioni rappresentano il passare del tempo.
Originariamente, le statue furono danneggiate durante i moti feudali del 1795 e sostituite nel 1828. L’unica statua originale è oggi conservata nel Palazzo di Città. La fontana sorge sull’antica fonte di Gurusele, che in epoca romana alimentava l’acquedotto di Turris Libisonis, l’odierna Porto Torres. Oltre a essere un capolavoro artistico, la Fontana del Rosello ha servito per secoli come fonte d’acqua per i viaggiatori, le massaie e gli acquaioli della città, diventando un punto di riferimento imprescindibile per la comunità locale.

Fontana del Rosello a Sassari
La Fontana Spagnola di Senis
Immersa nelle campagne dell’Oristanese, nascosta tra boschi di roverelle e un paesaggio da fiaba, si trova la Fontana Spagnola di Senis, un gioiello del XVIII secolo. Realizzata tra il 1720 e il 1735 dai maestri scalpellini Joseph e Francisco Lampis, seguendo il progetto del padre Juan Pedro Lampis, questa fontana è un esempio straordinario della tradizione artigianale sarda.
La fontana si trova lungo la sponda sinistra del Flumini Imbessu, nella località di Bau Nou, ed era originariamente parte del parco del palazzo baronale del paese. La sua eleganza, frutto di un perfetto equilibrio tra pietra e acqua, riflette l’abilità degli scalpellini di Laconi, che con maestria crearono un’opera di grande bellezza che ancora oggi richiama l’attenzione per la sua purezza stilistica e l’atmosfera fiabesca che la circonda.

Fontana spagnola di Senis ( pH Fabrizio Bibi Pinna)
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