Il Comune di Tortolì è già impegnato per assicurarsi, anche quest’anno, il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu per le sue spiagge, simbolo di eccellenza ambientale e qualità dei servizi. Il Consigliere con delega all’Ambiente, Riccardo Falchi, ha recentemente partecipato a un incontro tecnico presso la sala convegni del CNR a Roma, dove si è discusso delle novità relative alla certificazione e dei criteri, che diventano sempre più rigorosi, per ottenere questo ambito titolo.

L’incontro ha evidenziato la necessità di rispettare standard elevati non solo per la qualità delle acque, ma anche per la gestione complessiva delle spiagge, che include aspetti fondamentali come l’educazione ambientale, l’informazione ai cittadini, la sicurezza e i servizi offerti ai turisti. Questi criteri, aggiornati ogni anno, riflettono un impegno crescente verso la sostenibilità e la tutela del territorio, al quale Tortolì si sta adeguando con determinazione.

L’Amministrazione comunale ha già avviato i preparativi per inviare tutta la documentazione richiesta, rispettando le prime scadenze previste per il mese di novembre. Il lavoro di squadra tra i vari uffici del Comune mira a garantire che ogni requisito sia pienamente soddisfatto.

“Ottenere la Bandiera Blu non è solo un riconoscimento della bellezza delle nostre coste, ma un premio per l’impegno costante nella gestione ambientale,” ha dichiarato il Consigliere Falchi. “Il nostro obiettivo è mantenere alti standard di qualità che offrano un ambiente sicuro e accogliente per cittadini e turisti, contribuendo alla valorizzazione del nostro territorio.”

La Bandiera Blu non riguarda solo la purezza delle acque di balneazione, ma prende in considerazione una serie di fattori che includono:

• Educazione e informazione ambientale: La promozione di pratiche sostenibili e la sensibilizzazione di cittadini e visitatori sui temi della protezione ambientale sono componenti centrali.
• Gestione ambientale: La capacità di preservare la qualità degli ecosistemi costieri attraverso una gestione efficiente dei rifiuti e la pulizia delle spiagge.
• Sicurezza: Garantire che i bagnanti abbiano accesso a servizi di sicurezza, come la presenza di bagnini e la disponibilità di strutture sanitarie.
• Servizi di qualità: Offrire servizi come parcheggi, accessi facilitati per persone con disabilità e infrastrutture che migliorano l’esperienza turistica.

Il Comune di Tortolì è determinato a dimostrare il proprio impegno su tutti questi fronti, rafforzando non solo l’immagine della località come destinazione turistica d’eccellenza, ma anche la consapevolezza ambientale della comunità.

Ottenere e mantenere la Bandiera Blu rappresenta un obiettivo ambizioso, che richiede il coinvolgimento di tutta la comunità. Il riconoscimento è infatti un segno del lavoro sinergico tra amministrazione locale, cittadini e operatori turistici, i quali contribuiscono quotidianamente a preservare la bellezza naturale delle coste e a garantire un ambiente accogliente e sicuro per tutti.

In vista della nuova stagione turistica, Tortolì si prepara dunque a confermare il suo status come una delle località balneari più virtuose della Sardegna, puntando su sostenibilità, qualità e sicurezza.

A Punta La Marmora (Perdas Crapías), la vetta più alta della Sardegna, le rocce affioranti raccontano una storia di oltre 300 milioni di anni, ma senza tracce fossili. Come spiega il paleontologo Daniel Zoboli, qui le rocce hanno subito un intenso processo di metamorfismo, noto ai geologi come “Filladi Grigie del Gennargentu”, che ha cancellato ogni possibile residuo fossile.

Foto Daniel Zoboli

Il metamorfismo, dovuto ad alte pressioni e temperature durante l’Orogenesi Varisica, ha deformato le rocce, creando evidenti pieghe ductili, visibili nei blocchi affioranti. Il corrispettivo meno metamorfico di queste rocce sono le “Arenarie di San Vito”, affioranti nella Sardegna meridionale e risalenti al periodo Cambriano medio–Ordoviciano inferiore.

Queste formazioni raccontano non solo la storia geologica della Sardegna, ma anche le dinamiche tectoniche che hanno modellato le montagne e i paesaggi che oggi ammiriamo.