Controversia in una scuola di Orosei: rimossa sciarpa del Napoli dalla bacheca

Un insolito caso di contesa ha recentemente interessato l'Istituto comprensivo di Orosei, in Sardegna, coinvolgendo la dirigente scolastica Silvia Meloni e un membro del personale amministrativo, Nicola Cerullo, originario della Campania e fervente tifoso del Napoli.
Controversia in una scuola di Orosei: rimossa sciarpa del Napoli dalla bacheca.
Un insolito caso di contesa ha recentemente interessato l’Istituto comprensivo di Orosei, in Sardegna, coinvolgendo la dirigente scolastica Silvia Meloni e un membro del personale amministrativo, Nicola Cerullo, originario della Campania e fervente tifoso del Napoli.
Al centro della disputa, una sciarpa della squadra partenopea esposta nella bacheca della segreteria scolastica. La dirigente Meloni ha ritenuto inappropriata la presenza di questo oggetto in un ambiente istituzionale, decidendo di ordinarne la rimozione.
Cerullo, assistente amministrativo nella scuola dal 2018 e con un passato da maresciallo dell’aeronautica militare, ha espresso il suo disappunto per questa decisione. Secondo il dipendente, la sciarpa, esposta da circa due anni in seguito alla vittoria dello scudetto del Napoli, era diventata un elemento di interazione scherzosa con gli studenti, molti dei quali frequentano la scuola indossando le maglie delle proprie squadre del cuore.
La vicenda ha avuto un’escalation quando, in assenza di Cerullo, la sciarpa è stata rimossa e lasciata sulla sua scrivania con un biglietto che ne richiedeva l’allontanamento. Il dipendente ha inizialmente ignorato la richiesta, ricollocando l’oggetto nella bacheca.
In seguito a questo episodio, la dirigente ha emesso un ordine di servizio formale, richiedendo la rimozione di tutti gli effetti personali, inclusa la sciarpa, dalla postazione di lavoro entro una data prestabilita. Cerullo ha contestato questa disposizione, inoltrando una risposta anche agli uffici scolastici provinciale e regionale.
Nonostante le sue obiezioni, Cerullo ha infine obbedito all’ordine, pur manifestando il suo disaccordo. Il dipendente ha espresso perplessità riguardo a questa decisione, ritenendola in contrasto con i principi di integrazione e rispetto che dovrebbero caratterizzare un’istituzione scolastica pubblica.
La dirigente scolastica, contattata per un commento sulla vicenda, ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito.
Questo episodio solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra espressione personale e decoro istituzionale nell’ambito scolastico, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo per affrontare tali questioni in modo equo e rispettoso.

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