Adattamento ai cambiamenti climatici: Gairo in cattedra per nuove pianificazioni
I comuni della Barbagia di Seulo e Gairo hanno accolto la sfida, avviando progetti di coinvolgimento delle comunità per riorientare la pianificazione territoriale. L'attenzione è rivolta in particolare al rischio di siccità, un pericolo che minaccia le attività locali, il benessere delle persone e gli ecosistemi
La Regione Sardegna ha aggiornato la propria Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SRACC). Questo documento evidenzia l’urgenza di adottare nuove modalità di pianificazione territoriale, soprattutto a livello locale, per rispondere ai pericoli climatici che sempre più minacciano il territorio sardo. I cambiamenti climatici stanno accelerando, manifestandosi con effetti amplificati, come confermato dagli scenari analizzati all’interno della strategia.
In questo contesto, la SRACC sottolinea la necessità di adattare rapidamente politiche, strategie e strumenti di pianificazione, coinvolgendo direttamente gli enti locali. Questi ultimi sono infatti i principali responsabili dell’attuazione delle azioni di adattamento, da realizzarsi tramite percorsi partecipativi che tengano conto delle criticità specifiche di ciascun territorio. Tra le priorità c’è la ridefinizione degli strumenti urbanistici e l’individuazione di azioni concrete per ridurre i rischi climatici, riportandoli a livelli accettabili.
A sostegno di questi processi, l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente ha stanziato 20.000 euro per finanziare iniziative partecipative di adattamento climatico a livello locale. I comuni della Barbagia di Seulo e Gairo hanno accolto la sfida, avviando progetti di coinvolgimento delle comunità per riorientare la pianificazione territoriale. L’attenzione è rivolta in particolare al rischio di siccità, un pericolo che minaccia le attività locali, il benessere delle persone e gli ecosistemi.
Nei mesi scorsi, in questi comuni è stato condotto uno studio approfondito sull’evoluzione del clima e sulle vulnerabilità specifiche del territorio. L’obiettivo era individuare i fattori di rischio principali e definire le azioni di adattamento necessarie. La strategia prevede interventi a breve e lungo termine per mitigare i rischi, proteggere le categorie più vulnerabili e promuovere pratiche sostenibili, volte a garantire la resilienza degli ecosistemi e delle economie locali.
Questi processi di pianificazione innovativa si basano sull’analisi di elementi ambientali, sociali ed economici che determinano la vulnerabilità del territorio. Grazie allo studio dei trend climatici locali, è stata elaborata una mappatura della vulnerabilità e del rischio, permettendo di individuare le aree e le popolazioni più esposte, soprattutto in relazione al fenomeno della siccità. Attraverso un coinvolgimento attivo della popolazione locale, sono state elaborate soluzioni per affrontare in modo efficace queste criticità.
In sintesi, l’aggiornamento della SRACC e l’impegno dei comuni coinvolti segnano un passo importante verso una pianificazione territoriale più consapevole, orientata a fronteggiare i cambiamenti climatici e a costruire un futuro più sostenibile per la Sardegna.
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