Nuoro si ferma in lutto: in centinaia per dire addio alle vittime della strage

La chiesa di San Domenico Savio non è riuscita a contenere le centinaia di persone che si sono radunate per i funerali di Giusi e dei suoi figli.
La città di Nuoro, ancora sconvolta dalla strage che ha scosso l’intera comunità, si è fermata oggi per dare l’ultimo saluto a Giusi Massetti e ai suoi figli, Martina e Francesco Gleboni, vittime del tragico gesto compiuto dal marito e padre, Roberto Gleboni. Una tragedia che ha lasciato una ferita profonda, portando la città a proclamare una giornata di lutto cittadino in memoria delle quattro vite spezzate.
La chiesa di San Domenico Savio non è riuscita a contenere le centinaia di persone che si sono radunate per i funerali di Giusi e dei suoi figli. Le bare dei due ragazzi erano disposte ai lati, mentre quella della madre occupava il centro della navata, in un ultimo commosso abbraccio collettivo. Le lacrime, i volti segnati dal dolore e il silenzio pesante hanno scandito la celebrazione officiata dal parroco don Stefano Paba, che ha cercato di dare conforto a una comunità in preda alla disperazione.
La cerimonia pomeridiana ha seguito di poche ore le esequie di Paolo Sanna, il vicino di casa che perse la vita nello stesso tragico evento, ucciso “per caso” durante l’inferno scatenato nell’appartamento di via Ichnusa. La celebrazione per Paolo si era svolta nella cattedrale di Santa Maria della Neve, dove anche lì un gran numero di persone aveva partecipato per onorare la sua memoria.
Nuoro, proclamando il lutto cittadino, ha reso omaggio alle vittime con bandiere a mezz’asta e momenti di silenzio in tutte le scuole e istituzioni pubbliche. Tutte le attività ludico-ricreative sono state sospese per l’intera giornata, mentre i negozi hanno abbassato le serrande durante le celebrazioni, come segno di rispetto e partecipazione al dolore collettivo.
Le centinaia di persone accorse per i funerali, molte delle quali rimaste fuori sul sagrato per mancanza di spazio all’interno della chiesa, sono la testimonianza di quanto profondamente questa tragedia abbia toccato la comunità. La folla silenziosa, radunata all’esterno, ha voluto esprimere il proprio cordoglio e la propria solidarietà ai familiari delle vittime, in particolare alla madre di Giusi Massetti, Carmela Capelli, che in questi giorni ha ricevuto l’abbraccio di tanti amici, parenti e semplici cittadini colpiti da questo immenso dolore.
Mentre la città è ancora in preda allo shock, si attende di conoscere i dettagli sulla cerimonia di sepoltura di Roberto Gleboni, il pluriomicida autore di questa terribile strage. Secondo indiscrezioni, si parla di una sepoltura semplice e riservata, forse al cimitero comunale di Sa ’e Manca, per evitare tensioni o reazioni da parte della comunità. Le informazioni precise sul rito funebre, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico, restano riservate.
Questa tragica vicenda ha lasciato una cicatrice profonda nel cuore di Nuoro, una città che oggi si stringe nel lutto, cercando di trovare forza e conforto in un momento di dolore incommensurabile. Le immagini dei funerali e delle persone che si sono unite in questo abbraccio collettivo rimarranno impresse nella memoria di tutti, come testimonianza di un evento che ha segnato indelebilmente l’anima della città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA