Le spiagge italiane sono un patrimonio da preservare, e Vanity Fair, insieme a Legambiente, sottolinea l’importanza di tutelare le nostre coste, definendole “una meraviglia da tutelare”. Un messaggio particolarmente rilevante per luoghi come Baunei, dove la bellezza incontaminata delle spiagge è al centro di strategie di conservazione innovative.

Il giornalista di Vanity Fair ha posto particolare attenzione su due gemme di Baunei: Cala Goloritzé e Cala Mariolu. Queste spiagge, tra le più belle non solo della Sardegna ma dell’intera Italia, sono accessibili solo a piedi o via mare, il che contribuisce a preservare la loro integrità naturale. Entrambe sono gestite con un sistema a numero chiuso o “numero comodo”, un approccio che prevede la prenotazione del parcheggio per limitare l’afflusso di visitatori. Una volta raggiunto il limite di posti disponibili, l’accesso alla spiaggia viene chiuso, garantendo così la protezione dell’ecosistema locale.

Questa gestione attenta ha permesso a Baunei di mantenere a lungo una posizione di vertice nella classifica di Legambiente, confermandosi un modello di eccellenza per la conservazione ambientale. Il controllo degli accessi, infatti, non solo protegge le spiagge dall’eccessivo sfruttamento turistico, ma contribuisce anche a tutelare la sicurezza dei visitatori, evitando situazioni di sovraffollamento.

Grazie all’attenzione mediatica di Vanity Fair e al lavoro costante di Legambiente, cresce la consapevolezza dell’importanza di preservare queste meraviglie naturali. Baunei, con le sue spiagge da sogno, è destinata a rimanere una meta ambita, ma rispettata, dove la natura incontaminata è protagonista e la sostenibilità è la chiave per il futuro.

Mattinata insolita a Porto Frailis, ad Arbatax, dove alcuni turisti, durante una tranquilla nuotata, si sono imbattuti in una scoperta decisamente fuori dal comune: un totano gigante, ormai privo di vita, ma ancora perfettamente conservato.

Il mollusco, dal peso stimato intorno ai 4 chilogrammi, è stato portato a riva e sistemato sulla battigia, dove in breve tempo ha suscitato curiosità e stupore tra bagnanti e passanti, molti dei quali non avevano mai visto da vicino un esemplare simile. Il cefalopode, appartenente alla famiglia dei totani, vive solitamente a grandi profondità, ed è per questo che avvistarlo in superficie rappresenta un evento raro e affascinante.

Non si conoscono ancora le cause del decesso dell’animale, ma la sua presenza sulla costa ogliastrina potrebbe essere legata a fattori ambientali o correnti marine anomale.