Nicola Urru e la nuova scultura di sabbia: un grido contro l’assalto eolico in Sardegna

La sua opera di sabbia, effimera ma potentemente evocativa, diventa così un simbolo della resistenza contro una trasformazione energetica che rischia di stravolgere l’identità stessa della Sardegna.
canale WhatsApp
L’artista sardo Nicola Urru ha realizzato una nuova e potente scultura di sabbia, che affronta uno dei temi più dibattuti dell’estate: l’installazione dei parchi eolici in Sardegna. La sua opera, un altorilievo di 15 metri sulla spiaggia di Platamona, al quinto pettine, rappresenta un bambino che soffia su una girandola, con alcune pale eoliche sullo sfondo. Questa immagine simbolica riflette la tensione tra l’innocenza e la spensieratezza dell’infanzia e la crescente presenza delle imponenti strutture eoliche che stanno cambiando il paesaggio dell’isola.
La scultura di Urru si inserisce nel contesto di una battaglia sempre più accesa tra i cittadini sardi e le autorità nazionali riguardo alla speculazione energetica. La Regione Sardegna ha recentemente approvato una moratoria di 18 mesi sull’installazione di nuovi impianti eolici, mentre i cittadini stanno promuovendo una legge di iniziativa popolare, denominata “Pratobello 24”, per regolamentare l’espansione degli impianti e proteggere il territorio da uno sviluppo incontrollato.
L’artista ha condiviso sui social media il significato della sua opera, sottolineando come la battaglia contro la speculazione energetica stia finalmente entrando nel vivo. La raccolta firme per la legge “Pratobello 24” ha già raggiunto in pochi giorni le 10.000 firme necessarie per essere sottoposta al Consiglio regionale. Urru ha evidenziato che il sostegno popolare continua a crescere, con un numero sempre maggiore di Comuni che si uniscono all’iniziativa.
La sua opera di sabbia, effimera ma potentemente evocativa, diventa così un simbolo della resistenza contro una trasformazione energetica che rischia di stravolgere l’identità stessa della Sardegna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA