Oggi la comunità di Perdasdefogu celebra un evento speciale: il 102esimo compleanno di Tzia Annunziata Stori, una delle figure più longeve e amate del paese. Gli auguri più belli e sinceri sono per lei, che con la sua presenza rappresenta un importante pezzo di storia e memoria locale.

Tzia Annunziata è nata il 16 agosto 1922 e ha vissuto gran parte della sua vita nel piccolo comune della Sardegna. È conosciuta per la sua gentilezza e per i racconti che ama condividere con chiunque abbia il piacere di incontrarla. Ancora oggi, la sua lucidità e il suo spirito vivace sorprendono e ispirano tutti coloro che le sono vicini.

La foto di Tzia Annunziata che immortala il momento del suo compleanno è stata gentilmente condivisa da Pierino Vargiu e Angela Mereu, noti per essere i portavoce e ambasciatori dei centenari sardi. Il loro impegno nel documentare e celebrare le storie di queste persone speciali aiuta a mantenere viva la tradizione e la cultura sarda, sottolineando l’importanza di preservare le testimonianze di vita delle generazioni più anziane.

La Sardegna è famosa in tutto il mondo per la longevità dei suoi abitanti, tanto da essere considerata una delle poche “zone blu” del pianeta, aree in cui le persone vivono molto più a lungo rispetto alla media globale. Le storie di vita di queste persone, come quella di Tzia Annunziata, sono preziose non solo per la loro età avanzata, ma anche per il contributo che offrono alla comprensione di uno stile di vita sano e ricco di significato.

Mentre Perdasdefogu si unisce ai festeggiamenti per Tzia Annunziata, l’augurio di tutti è che possa continuare a godere di buona salute e felicità. La sua lunga vita è un simbolo di forza e resilienza, qualità che ispirano l’intera comunità. Tanti auguri, Tzia Annunziata!

Il ritrovamento della Pinguicula sehuensis, rarissima pianta carnivora endemica dei monti di Seui, è stato definito dal botanico Siegfried Jost Casper il contributo più significativo degli ultimi cinquant’anni alla tassonomia europea del genere Pinguicula. La scoperta, pubblicata nel 2014 sulla rivista scientifica Phytotaxa, è frutto del lavoro del geologo Marcello Cannas insieme ai professori Gianluigi Bacchetta (Università di Cagliari) e Lorenzo Peruzzi (Università di Pisa).

Avvistata per la prima volta nel 1992, la pianta è stata oggetto di studio approfondito a partire dal 2013. Bacchetta ha coordinato la ricerca sul campo e la classificazione botanica, mentre Peruzzi ha condotto analisi citogenetiche, rivelando che la Pinguicula sehuensis è una specie ancestrale, imparentata con la Pinguicula corsica, ma con tratti morfologici distintivi.

Questa pianta casmofita calcicola cresce esclusivamente in ambienti rocciosi calcarei esposti a nord-nord-ovest, tra i 1035 e i 1185 m di altitudine. Alta fino a 14 cm, ha foglie verdi-gialle disposte a rosetta e fiori viola con gola bianca. Si nutre intrappolando insetti con una sostanza mucillaginosa prodotta dalle foglie.

La Pinguicula sehuensis non è l’unica pianta carnivora della Sardegna: l’Utricularia vulgaris, specie acquatica, è presente nello stagno di Platamona presso Sassari.

Il territorio del Tonneri, dove è stata scoperta questa nuova specie, potrebbe custodire ulteriori endemismi botanici ancora da classificare.