Meraviglie di Sardegna, la quercia di Talana: il suo fusto ha la circonferenza di 6,40 metri
![La quercia di Talana](https://www.vistanet.it/ogliastra/wp-content/uploads/sites/3/2024/08/quercia-talana2.jpg)
In Sardegna ne vegetano esemplari maestosi, veri e propri monumenti naturali e paesaggistici, considerati anticamente piante sacre, capaci di esercitare un influsso misterioso. A Talana ne vive una veramente meravigliosa.
Albero a portamento arboreo solitamente non raggiunge i 20 metri di altezza. Presenta un fusto generalmente diritto, ha la corteccia di colore bruno-grigiastro, più o meno intenso. La roverella è un albero a foglie caduche, semplici, di forma molto variabile. Il frutto è la caratteristica “ghianda”.
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La quercia di Talana
La Roverella è tipica presenza nel paesaggio sardo: ad essa deve perfino il nome il paese di Orroli, dal nome “arroli” [quercia, roverella] di cui anche l’area del basso Flumendosa è ricchissima, con notevoli esemplari secolari (ad esempio, nel parco di Su Motti).
La roverella è una specie di albero caratterizzata da un lento accrescimento, che predilige ambienti boschivi, dove si associa principalmente a specie come il leccio e la sughera nelle aree più basse e meno elevate, mentre nelle zone più alte può condividere lo spazio con il tasso, l’agrifoglio, l’acero trilobo, il carpino nero e l’orniello. I boschi di roverella sono noti per la loro bellezza e per le caratteristiche ecologiche particolari, che li rendono facilmente riconoscibili.
In particolare, questi boschi sono caratterizzati da una notevole luminosità, che deriva da vari fattori. In primis, le foglie caduche della roverella permettono alla luce di filtrare durante i mesi invernali, ma anche la struttura stessa degli alberi contribuisce a creare ambienti più ariosi e luminosi. Le chiome degli alberi, infatti, sono generalmente rade, il che permette ai raggi solari di penetrare attraverso gli spazi tra i rami. Questa disposizione della vegetazione fa sì che i boschi di roverella appaiano meno densi rispetto ad altre formazioni boschive, regalando una luce diffusa e piacevole che favorisce una flora e fauna particolari.
Spesso questi boschi si trovano in prossimità di coltivazioni agricole o in aree dove il pascolo è praticato, e in molti casi possono essere visti come un perfetto equilibrio tra natura selvaggia e intervento umano. In Sardegna, in particolare, la roverella può raggiungere dimensioni imponenti, diventando veri e propri monumenti naturali, che arricchiscono il paesaggio con la loro presenza maestosa. Gli esemplari più antichi, alcuni dei quali secolari, sono considerati simboli di forza e longevità. In passato, queste piante erano venerata come sacre e dotate di un influsso misterioso, capace di esercitare un fascino potente sulle popolazioni locali.
Oltre alla loro rilevanza ecologica, i boschi di roverella sono un patrimonio paesaggistico di grande valore, che contribuisce alla biodiversità e al mantenimento dell’equilibrio naturale in molte regioni mediterranee.
Il legno della roverella è molto duro e pesante, prevalentemente usato da ardere e per carbone; non è adatto per la lavorazione. Le ghiande costituiscono un ottimo alimento per la fauna selvatica e da allevamento.
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