Apocalypse Nuoro, l’inferno di fuoco di Sa Serra: la disperazione dell’allevatore

"Siamo riusciti a salvare le mucche. Tutto il resto è andato completamente distrutto", le parole disperate di Luigi, allevatore.
L’incendio che ha devastato le campagne tra Nuoro e Orune è ripreso con forza dalle 12 di ieri e ha continuato a bruciare ininterrottamente per tutta la notte. Le squadre di terra della Forestale e dei vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per contenere i danni, mentre due canadair sono tornati in azione all’alba per domare le fiamme.

Foto Massimo Locci
Gli scatti, realizzati dal fotografo Massimo Locci mostrano l’inferno di fuoco di Sa Serra. Così scrive il fotografo riguardo lo scatto che immortala la rassegnazione di Luigi, allevatore: “Siamo riusciti a salvare le mucche. Tutto il resto è andato completamente distrutto”. Le luci sono quelle della zona industriale di Prato Sardo.

Foto Massimo Locci
La situazione è particolarmente grave, con decine di ettari di boschi di sugherete devastati, ovili distrutti e numerosi capi di bestiame morti. Gli allevatori hanno cercato disperatamente di mettere in salvo i loro animali. L’incendio, originato da una riaccensione del rogo scoppiato domenica pomeriggio, ha interessato i territori di Benetutti, Orotelli, Orani, Orune e Nuoro, espandendosi durante la notte verso la zona industriale di Prato Sardo, avvicinandosi pericolosamente a diverse aziende agricole e minacciando la zona industriale.

Foto Massimo Locci
La cenere ha iniziato a cadere come neve su Nuoro e sui paesi della Barbagia dalla mezzanotte, creando un’atmosfera surreale. Le fiamme raggiungevano i 30 metri di altezza ed erano visibili da chilometri di distanza.

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