Nella tarda serata di ieri la squadra 1A e 2A della sede Centrale e la squadra 7A del Distaccamento di Macomer sono intervenute nella Zona Industriale di Ottana per un incendio che ha coinvolto una palazzina uso ufficio in disuso all’interno dell’impianto ex “EniChem” di proprietà del Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro.

Sul posto le squadre, coordinate dal funzionario di guardia giunto dalla centrale, hanno provveduto all’estinzione e al contenimento delle fiamme evitando che queste si propagassero alla vegetazione circostante. Sono state inviate a supporto delle operazioni un ABP dalla sede Centrale, un ABP dal Distaccamento di Macomer, la squadra del Distaccamento di Abbasanta oltre all’autoscala dalla sede Centrale e all’autoscala del comando di Oristano.

In totale erano 24 i Vigili del fuoco a lavoro che hanno permesso di salvaguardare la vegetazione circostante e gli impianti fotovoltaici vicini. Sono state effettuate le prime indagini di Polizia Giudiziaria per risalire alle cause di innesco per cui non si escluderebbe l’origine dolosa dell’incendio. Tutte le operazioni si sono concluse alle ore 5:00 circa.

Si chiama limone caviale o finger lime, arriva dall’Australia ed è uno dei frutti più rari e costosi al mondo. Da poco si coltiva anche in Sardegna, grazie al clima favorevole che ne esalta colori e aromi.

Il frutto, lungo circa 6-7 cm, ha una polpa formata da piccole sfere traslucide che ricordano il caviale e rilasciano in bocca un gusto intenso e agrumato. Per questa sua particolarità è diventato un ingrediente di punta in cucina gourmet e mixology.

Nonostante la coltivazione italiana, il prezzo resta elevato: circa 200 euro al chilo. Un lusso per pochi, ma anche una nuova opportunità per l’agricoltura sarda di alta gamma.