I preparativi fervono per la XX edizione della Sagra del Maialetto a Baunei, dove gli infaticabili volontari della Pro Loco e “Gli amici della sagra” sono impegnati da giorni per assicurare il successo dell’evento. Quest’anno, la sagra ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dall’UNPLI, fregiandosi del marchio Sagra di Qualità, dopo aver superato brillantemente l’ispezione dell’edizione passata.

“Non è solo un evento turistico, ma anche una celebrazione della comunità,” osserva Antonella Barca, membro dell’organizzazione. “Coinvolgeremo tutte le generazioni del paese: dai bambini, impegnati nella campagna di volantinaggio, ai ragazzi più grandi, responsabili dell’accoglienza e della gestione della raccolta differenziata, fino alla Generazione X, che si occuperà della cottura della carne e della distribuzione.”

L’appuntamento è fissato per sabato 27 luglio nella centralissima Piazza Bingigedda a Baunei, a partire dalle 19:00. Al centro della piazza verrà acceso un grande fuoco, dove il gruppo degli esperti arrostitori si dedicherà alla cottura allo spiedo per circa 4-5 ore. I visitatori più curiosi possono seguire tutte le fasi della preparazione a partire dalle 14:00.

La serata sarà animata dai maestri di ballo Tonino e Rita, che si alterneranno con i giovani organettisti baunesi Andrea Mallosu e Emanuele Pusole, di soli 13 anni, che faranno il loro debutto davanti al grande pubblico.

“Ringraziamo il Comune di Baunei per il patrocinio e le attività economiche di Baunei e S. Maria che ci sostengono con convinzione ogni anno,” afferma Mariano Secci, presidente della Pro Loco “Annibale Simonini.” “Invitiamo tutti a trascorrere una splendida serata a Baunei, immersi in tradizioni, buon cibo e grande compagnia.”

A volte la semplicità sa sorprendere. Ad Arbatax, Sabrina Caredda ha catturato con la sua macchina fotografica un’immagine che profuma di passato: tre adolescenti seduti davanti a un tavolo in granito, intenti a giocare a carte.

Niente bottiglie vuote, niente caos, niente segni di degrado. Solo risate, complicità e un gioco che per un attimo ha sostituito il telefono, rimasto lì accanto ma dimenticato.

Una scena che colpisce perché rara: i ragazzi che scelgono di stare insieme davvero, senza filtri, senza schermi, riportano alla memoria i pomeriggi di un tempo, quando bastava un mazzo di carte per sentirsi parte di qualcosa.