Non solo coste dal mare cristallino, anche una geologia da urlo: alcune perle sull’Isola dal blu dipinto di blu

Spiagge e calette dal mare cristallino, falesie a picco sul mare e coste rocciose... Il mare sardo è bellissimo, si sa, ma vogliamo parlare della sua interessante geologia? Alcune curiosità sui posti dove si va a “prendere il sole” svelate dal paleontologo Daniel Zoboli
«L’estate è arrivata e turisti da tutto il mondo possono finalmente godersi le meritate vacanze in Sardegna. La maggior parte, come da tradizione, opterà per mete turistiche lungo la costa alla ricerca di spiagge e calette dal mare cristallino. La costa sarda non è però soltanto spiagge dalla sabbia finissima! Falesie a picco sul mare, coste rocciose e particolari geomorfologie ne fanno infatti una vera e propria “palestra geologica” permettendo di ammirare la grande geodiversità presente nell’Isola.»
Per una nuova puntata di “l’Isola nei suoi tempi più antichi” viene in soccorso il dottor Daniel Zoboli, paleontologo sardo.
«La Sardegna è una terra geologicamente antichissima, dunque non stupisce che ogni suo tratto costiero presenti interessanti particolarità geologiche risultato di continui mutamenti che si sono susseguiti nel corso dei milioni di anni. Rocce antichissime e risalenti all’era paleozoica (oltre mezzo miliardo di anni fa) sono ben esposte lungo le coste del Sulcis-Iglesiente, ad esempio lungo la costa di Iglesias (Porto Flavia e il magnifico “Pan di Zucchero”), o ancora più a nord, nella Nurra e nell’Isola dell’Asinara. I graniti risalenti a oltre 300 milioni di anni fa la fanno da padrone lungo molti tratti di costa e in particolare in Gallura dove fanno da cornice ad alcune delle spiagge più ambite dai turisti. Queste litologie sono state plasmate dall’erosione dando vita a forme che hanno fatto sbizzarrire la fantasia umana, come ad esempio la Roccia dell’Orso presso Palau. Falesie e guglie scolpite nelle rocce del mesozoico (la cosiddetta “era dei dinosauri”, da circa 252 a 66 milioni di anni fa) sono invece presenti a Capo Caccia o lungo la costa centro-orientale dell’Isola. Rocce relativamente più recenti, risalenti all’era cenozoica (da 66 milioni di anni fa a oggi), sono invece ben esposte presso Cagliari e nell’Oristanese, dove è possibile ammirare l’inconfondibile profilo della “Sella del Diavolo” o vere e proprie sculture frutto dell’erosione marina come S’Archittu. Non mancano nemmeno rocce di origine vulcanica come quelle che possiamo incontrare nell’arcipelago sulcitano, a Capo Nieddu o a Capo Ferrato.»

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