I Romeo e Giulietta di Gairo: la storia d’amore impossibile tra Susanna Depau e il giovane Lorrai
Una delle tante storie di vite spezzate a causa dell’onore e della vendetta.
Nelle terre di Gairo Sant’Elena, nel cuore selvaggio dell’Ogliastra, si cela un luogo di rara bellezza e intriso di mistero: una conca naturale situata nei pressi del Rio Sarcerei, conosciuta in dialetto locale come “Sa fogi ‘e Susanna”, ovvero “La conca di Susanna”. Questo luogo, tanto suggestivo quanto enigmatico, non è solo una meraviglia naturale, ma anche il custode di una leggenda che intreccia amore proibito, onore ferito e antiche rivalità familiari.
La storia che avvolge Sa fogi ‘e Susanna si perde nel tempo, tramandata di generazione in generazione attraverso i racconti degli anziani del paese. È una narrazione intensa, carica di emozioni e drammaticità, che parla di un amore puro ma ostacolato, nato in un contesto di divisioni e tensioni tra clan rivali. Si racconta che Susanna, una giovane donna di straordinaria bellezza e dolcezza, fosse il fulcro di questa vicenda. Il suo cuore, però, apparteneva a un uomo che la sua famiglia non avrebbe mai accettato, a causa di antichi dissapori e rivalità che separavano le due casate.
La leggenda narra di incontri segreti nella conca, protetti dal silenzio della natura, dove i due innamorati potevano vivere la loro passione lontano dagli occhi del mondo. Tuttavia, quando il loro amore venne scoperto, le conseguenze furono terribili: l’onore, un valore sacro nella cultura del tempo, richiedeva una risposta drastica, e così ebbe inizio una faida che segnò profondamente le famiglie coinvolte e la comunità circostante.
Oggi, chi visita Sa fogi ‘e Susanna non può fare a meno di percepire l’atmosfera speciale che avvolge questo luogo. La bellezza della conca, incastonata tra rocce e vegetazione rigogliosa, sembra raccontare una storia che vibra ancora nell’aria, come un sussurro del passato. È un luogo che invita alla riflessione, al rispetto per le storie e le vite che lo hanno attraversato e alla meraviglia per la fusione tra natura e leggenda.
Se vi trovate in Ogliastra, una visita a questo angolo nascosto del territorio vi permetterà non solo di ammirare un paesaggio unico, ma anche di immergervi in una storia che tocca le corde più profonde dell’animo umano.
Tra il settecento e l’ottocento, l’onore e la dignità del nome della famiglia erano più importanti persino del sangue: l’apparenza, ovvero ciò che dovevi mostrare alla comunità, vinceva sulla verità. Tante leggende e storie sarde, tramandate da generazione e generazione, hanno come protagonista un amore travagliato e ostacolato: questa è una di quelle storie.
Come in “Romeo e Giulietta” di Sheakespeare, la gairese Susanna Depau, si era invaghita del ragazzo sbagliato. Un ragazzo che apparteneva alla famiglia rivale da sempre dei Depau, quella dei Lorrai. Da quest’amore tenace, pronto ad allontanare l’odio e la vendetta che da sempre avevano contraddistinto le due famiglie, venne concepito un figlio. La ragazza volle condividere la sua felicità con la sorella, Peppa, certa che il cognome del bambino non avrebbe influito sull’amore che una sorella ha verso un’altra sorella. Ma le sue speranze furono vane.
Peppa riferì tutto al resto della famiglia, considerando quella nuova vita come una disgrazia che stava per abbattersi contro la propria stirpe. Saputa la tragedia, l’intera famiglia Depau iniziò a pensare e a organizzare, in segreto, un piano per disfarsi del bambino. Un piano da non svolgere nell’immediato, ma quanto bastava per evitare che i segni della gravidanza iniziassero a venire alla luce e potessero infangare il buon nome della famiglia.
Passarono alcune settimane, il tempo necessario in cui Susanna potesse tranquillizzarsi e non sospettare di nulla, quando la sorella Peppa la invitò ad andare a raccogliere legna per il pane, che avrebbero cucinato il giorno successivo. Prima dell’alba, le due sorelle Depau si incamminarono tra le montagne, all’altezza della Valle Nera, chiamata così per la configurazione scura che prende il Rio Sarcerei, giungendo ad uno strapiombo in cui alla fine si trovava una conca con le acque profonde. Proprio in quel luogo, cosi macabro e scuro, si sarebbe compiuto il piano premeditato dalla famiglia Depau.
Peppa non ci penso due volte e compì il piano tanto agognato, certa che quel luogo sarebbe stato perfetto per nascondere il delitto. Quando Susanna si chinò per prendere il fascino di legna che aveva raccolto, proprio vicino allo strapiombo, la sorella la spinse giù nella conca, lasciando che fosse abbracciata dalle acque scure e dalla morte. Da quel drammatico momento, quanto crudele, la conca prese il nome di “Sa fogi ‘e Susanna” ovvero “La conca di Susanna”.
Il giovane Lorrai, appresa la notizia, si recò al pozzo del paese in attesa dell’assassina della propria amata. Quando Peppa giunse al pozzo, il giovane la uccise alla luce del giorno e davanti all’intera comunità. Questa è una delle tante storie di vite spezzate a causa dell’onore e della vendetta.
Fonte: Dossier del Comune di Gairo
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