«La mia vita di adesso? Posso dire che è molto bella, mi piace quello che faccio: non tutti hanno l’opportunità di inseguire i propri sogni e anche se non tutto può essere perfetto, del resto in tutte le cose ci sono alti e bassi, dei giorni in cui sei in partita e dei giorni in cui non lo sei, sono contenta di quello che ho.» Era una promessa del tennis già a undici anni, quando collezionava vittorie su vittorie, ma ora la 17enne Cristina Pili, osinese di nascita ma ora a Quartu per il suo sogno, sogna in grande. Ma facciamo un passo indietro. La sua passione ha radici lontane.
«Avevo 4 anni quando mio fratello mi regalò la prima racchetta.» Ma non solo: alla giovane tennista piace guardare alla tv le partite con mamma e papà. «Ero molto felice di quello che stavo facendo: per diversi anni ho vinto molto spesso contro le avversarie della mia età.»
Poi, un nano-stop: Cristina accusa la mancanza di una preparazione atletica adeguata e questo la porta a perdere più di frequente. «Inizialmente infatti mi allenavo tecnicamente ma mi mancava la preparazione necessaria per affrontare una partita. Diventava sempre più difficile competere con le altre, dato che loro avevano una preparazione atletica superiore alla mia. Quando sono arrivate le prime sconfitte ho iniziato a perdere la fiducia in me stessa quindi è stato un po’ un periodo buio per me.»
Per i primi dieci anni si allena al Green Village di Tortolì. Qui impara le regole di base, dritto, rovescio, servizio e tanto altro. Poi, il salto. «Due anni fa ho deciso di cambiare circolo e di trasferirmi da sola a Quartu Sant’Elena presso lo Sporting Club dove sono stata accolta benissimo. In questi due anni la mia tecnica è migliorata moltissimo rispetto al passato e inoltre la resa in campo è diversa anche grazie all’atletica che ora faccio regolarmente.»
Tante le soddisfazioni. «La mia vittoria più sudata quando ero più piccola è stata quando ho vinto i Campionati Italiani a squadre conto Martina Marsala. La più sudata nella categoria Doppio è stata la vittoria del titolo ai Campionati Italiani di terza categoria 2022 in coppia con Angelica Porcedda contro Carlotta Capanna e Sofia Germani. Recentemente, ho vinto il master dello Sporting contro la mia compagna di circolo Anna Valli, il Torneo Head di Poggio e anche un altro torneo dello sporting.»
Insomma, tutto presuppone un futuro luminoso. «La mia vita di adesso? Posso dire che è molto bella, mi piace quello che faccio: non tutti hanno l’opportunità di inseguire i propri sogni e anche se non tutto può essere perfetto, del resto in tutte le cose ci sono alti e bassi, dei giorni in cui sei in partita e dei giorni in cui non lo sei, sono contenta di quello che ho. Ho cambiato scuola, prima frequentavo il Liceo Linguistico di Jerzu mentre ora frequento qui a Quartu, dove ho instaurato nuove amicizie e conoscenze. Cambiare scuola è sempre un azzardo perché non sai mai come ti troverai e bisogna mettere in conto anche che lo studio influisce in qualche modo nella resa in campo. Nel tennis è vero che la tecnica e la preparazione atletica sono fondamentali ma spesso è la mente che gioca brutti scherzi: in partita è necessario tenere la concentrazione. C’è da dire che spesso non è semplice far combaciare la scuola con lo sport.»
Ma, viene da chiedere, cosa prova Pili quando gioca? «Ho sempre molta ansia di giocare male o di non dare tutta me stessa» chiude «però oltre a questo sono sempre molto felice: questo sport mi piace moltissimo.»
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