In passato esisteva una figura professionale piuttosto richiesta, quella di “domatore” di animali. In particolare, si ricercavano persone in grado di ammansire buoi e cavalli.

Tra i domatori di buoi, come racconta Virgilio Nonnis nel suo libro “Storia e storie di Tortolì” ( Edizioni della Torre, 1988), il più noto a Tortolì era Raffaele Sardanu, che veniva chiamato non solo dai tortoliesi ma anche dai paesi vicini per risolvere i casi più complicati.

I buoi affidati alle sue cure, infatti, con le buone o con le cattive, finivano sempre con obbedirgli, tanto che “al solo vederlo, dopo le prime lezioni, si mettevano in movimento senza alcuna sollecitazione”.

Oggi la comunità di Narcao celebra un traguardo davvero straordinario: Tzia Carmelina Mura compie 102 anni, suscitando affetto e ammirazione tra familiari, amici e conoscenti. Una giornata di festa che unisce più generazioni, non solo per celebrare gli anni vissuti, ma anche per onorare l’esperienza, la memoria e la saggezza di una vita lunga e ricca di significato.

Nata e cresciuta tra le tradizioni e i valori della Sardegna, Tzia Carmelina è testimone di oltre un secolo di storia locale. Una presenza che ha attraversato profondi cambiamenti sociali e culturali, mantenendo sempre un legame sincero con le proprie radici e con la comunità.

Un ringraziamento speciale va agli “ambasciatori dei centenari sardi”, Pierino Vargiu e Angela Mereu, per il prezioso contributo di informazioni e fotografie che rendono ancora più viva questa celebrazione. I due coniugi, noti in tutta l’isola per il loro progetto dedicato agli anziani centenari, hanno documentato lungo tutta la Sardegna storie di vita, dando vita a mostre, raccolte fotografiche e al volume “Centenari di Sardegna”.

Grazie al loro lavoro, Pierino e Angela raccontano non solo volti e nomi, ma storie di vite intrise di memoria, saggezza e tradizione, contribuendo a valorizzare un patrimonio umano unico, che merita di essere conosciuto e ricordato.