La nomina è avvenuta nel corso del primo Esecutivo presieduto dal nuovo Presidente, Fabrizio d’Alba.

Oltre al Direttore dell’ASL di Nuoro faranno parte del nuovo Ufficio di Presidenza:

• Vice Presidente Vicario: Giovanni Iacono (Assessore Comune di Ragusa)

• Vice Presidente Vicario: Gennaro Sosto (Dg ASL Salerno)

• Vice Presidente: Luigi Carlo Bottaro (Dg Asl3 Genova)

• Vice Presidente: Manuel Petruccioli (Sindaco di Giano dell’Umbria)

• Vice Presidente: Antonio Graziano (Dg Asp Cosenza)

• Tesoriere: Gian Paolo Zanetta (Dg Ospedale Cottolengo)

• Coord. EE.LL: Anna Maria Celesti (Vicesindaco di Comune di Pistoia)

«Ricoprire questo prestigioso incarico – spiega Paolo Cannas – significa avere un ruolo di rilievo nel panorama nazionale per lo studio e la valorizzazione delle best practice esistenti. Avrò il compito di proseguire il lavoro fatto sinora nella diffusione delle migliori esperienze sviluppate in tutta Italia. Si ripartirà dai tavoli già esistenti tra i quali si annoverano: Medicina di prossimità, PNRR, Sanità Territoriale, Innovazioni tecnologiche e gestionali, Accesso alle cure, Politiche del personale, Reti Ospedaliere, i grandi ospedali nel nuovo sistema di offerta e tanto altro. Sarà un’ottima occasione per far conoscere il lavoro che si sta facendo in tutte le Regioni valorizzando le soluzioni innovative, funzionali e sostenibili. Ringrazio Fabrizio D’Alba e il Direttivo per la fiducia dimostrata. L’impegno sarà massimo».

Il murale che accoglie chi entra a Ussassai è tornato a splendere. Dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici e al tempo, sono terminati i lavori di restauro dell’opera che da decenni rappresenta uno dei simboli più riconoscibili del paese.

A occuparsi del recupero è stato lo stesso autore originale del murale, Antonio Aregoni, artista che già in passato aveva dato vita all’opera e che oggi ne ha curato personalmente il restauro, restituendole i colori e la forza visiva di un tempo.

L’opera rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per Ussassai: non solo un elemento decorativo, ma un segno di appartenenza, storia e cultura che saluta abitanti e visitatori all’ingresso del paese. Un’opera che torna a raccontare il territorio con orgoglio, grazie all’impegno e alla sensibilità di chi l’ha creata.