Conoscete “Su Suercone”? Questa spettacolare cavità profonda 200 metri è la dolina più vasta della Sardegna

Il caratteristico nome significherebbe o "grande ascella", dalla parola "suerca" che significa per l'appunto "ascella" oppure "grande sughera".
Non tutti sanno che cos’è una dolina. Si tratta di una cavità carsica formata dall’azione erosiva dell’acqua sulle rocce calcaree, il cui bicarbonato di calcio si dissolve gradualmente.
Anche in Sardegna ne esistono alcune, ma una è davvero spettacolare. Stiamo parlando di “Su Suercone”, un’enorme dolina situata in un’area Sic del Supramonte, nel comune di Orgosolo, ai confini con Urzulei, Oliena e Dorgali.
Il caratteristico nome significherebbe o “grande ascella”, dalla parola “suerca” che significa per l’appunto “ascella” oppure “grande sughera” (anche se questa seconda opzione è meno probabile). Molti pastori della zona, in particolare di Orgosolo e Urzulei sono soliti chiamare la cavià “Su Sellone” o “Su Sercone”.
Come spiega bene il sito di Sardegna Foreste “Su Suercone si trova nel comune di Orgòsolo, ad ovest del polje di Campu Donanìgoro. La dolina, a forma d’imbuto, ha una superficie di 18 ettari ed un diametro di circa 400 metri. Il ciglio della depressione, cioè la parte più elevata, si trova a 884m s.l.m. mentre il fondo a 685m determinando così una profondità di ben di 200m”.
Questo fa della cavità carsica la più vasta dell’intera Isola. Si tratta di un Monumento Naturale istituito con legge regionale del 7 giugno 1989.
Come si è formata? Anche qui è Forestas a spiegare bene le modalità: “La genesi della dolina è da attribuirsi al processo di formazione di cavità carsiche a prevalente sviluppo verticale, denominate fusoidi, che, come nel caso di Su Sterru a Baunei, si innestano lungo le fratture e le altre discontinuità del calcare. Lo sviluppo del fusoide inizia in profondità da un volume di roccia fratturata, denominato fuso embrionale, dove si attiva una veloce circolazione dell’acqua in senso verticale, tale da determinare un richiamo idrico dalle fessure carsiche circostanti, con conseguente erosione. La cavità si amplia prevalentemente verso l’alto fino ad intersecare altri vani carsici o la superficie esterna”.

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