New York Times: i culurgiones di un ristorante sardo scelti tra i migliori 25 piatti di pasta in Italia

L'Isola è rappresentata dai celebri culurgiones. Quelli scelti dal giornale più influente del mondo sono stati "scovati" al Ristorante Hotel Ispinigoli di Dorgali.
Il New York Times ha selezionato i 25 piatti di pasta assolutamente da provare in Italia.
Una selezione che va da nord a sud, da est a ovest, passando anche per la Sardegna.
L’Isola è rappresentata dai celebri culurgiones. Quelli scelti dal giornale più influente del mondo sono stati “scovati” al Ristorante Hotel Ispinigoli di Dorgali.
“Da aprile a ottobre, l’Hotel Ristorante Ispinigoli serve classici sardi rivisitati con vista su un mosaico di vigneti terrazzati, uliveti e frutteti che scendono verso il Golfo di Orosei, sulla costa orientale della seconda isola più grande d’Italia – scrive la giornalista enogastronomica Katie Parla -. Tra le specialità del ristorante ci sono i culurgiones, ravioli freschi ripieni di un mix di patate, formaggio, aglio e menta, chiusi a pizzico con le cuciture che ricordano le spighe di grano. Originari della subregione dell’Ogliastra, situata a circa 90 minuti di auto a sud, i culurgiones hanno superato le loro origini iperlocali e ora vengono serviti in tutta l’isola, sebbene le proporzioni del ripieno varino da cuoco a cuoco. All’Hotel Ristorante Ispinigoli, lo chef Giovanni Cossu, insieme allo chef Gian Nicola Mula, guida una cucina a conduzione familiare multigenerazionale che li presenta in un modo originale: non condiscono i culurgiones con salsa di pomodoro come nella tradizione rustica, ma piuttosto li incoronano con un cucchiaio di salsa e li cospargono con una spolverata di pecorino. Abbinamento di vino suggerito: Cantina Tani Taerra Vermentino di Gallura 2022”.
Anche lo chef e proprietario del ristorante Redzora di New York è concorde: “Questo ristorante è gestito dalla famiglia da tre generazioni. Si trova a circa un’ora e mezza da dove proviene la mia famiglia e offre una delle migliori viste della Sardegna. Uno degli chef, il nipote del capo chef Cossu, ha lavorato all’Osteria Francescana. Cucina pasta tradizionale, ma fa anche cose contemporanee grazie al suo tempo trascorso nei ristoranti di alta classe nella terraferma italiana. Pensavo che avrebbe inseguito le stelle, ma è successo proprio il contrario: ha voluto portare tutto ciò che ha imparato a casa”.

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