Lampyris sardiniae, la lucciola sarda endemica della nostra Isola: è sempre più rara

Forse tra gli insetti più affascinanti, non tutti sanno che ne esiste una tipica della nostra Isola.
Le lucciole sono insetti affascinanti grazie alla loro possibilità di emettere luce: sempre più difficili da avvistare sono anche molto utili per l’uomo perché le loro larve si cibano di lumache, e svolgono quindi un ruolo utile in agricoltura. Purtroppo l’uso di pesticidi e la perdita di naturalità di molte aree rurali ne hanno ridotto notevolmente il numero.

Foto Forestas
La lampyris sardiniae è una lucciola endemica della Sardegna. Il maschio è alato, ha il corpo giallastro lungo 18 millimetri e le elitre brune. La femmina invece è lunga fino a 25 millimetri, è gialla con i fianchi rosa ed è attera. Entrambi sono dotati di un particolare organo luminoso contenuto nell’addome. La larva somiglia alla femmina ma è nera con punti fucsia.
Vive nei boschi di leccio e di quercia da sughero. Il maschio si nutre di soli liquidi vegetali zuccherini, mentre la femmina preda altri insetti. La larva è un predatore di chiocciole. La larva vive per 2-3 anni, riparandosi in inverno. Gli adulti vivono tra maggio e luglio. Dopo il tramonto, il maschio vola e individua la femmina, che emette una luce verde costante. Dopo aver deposto le uova nel suolo essa muore.

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